I giornali ed i media tutti riportano dichiarazioni di sindaci siciliani, Orlando in testa, i quali minacciano le dimissioni in massa. Nessuno però ci crede, anche perché sotto tono alcuni sindaci i bilanci, sia pure con accorgimenti contabili o meno li hanno già approvati.
E' prevista una Assemblea di sindaci in videoconferenza per sabato. "In mancanza di adeguate risposte da parte del governo nazionale - si legge in una nota dell'associazione regionale - annunceremo la disponibiiltà alle dimissioni di massa". Cosa a cui nessuno crede anche perche' disponibilità non significa nulla.
La crisi finanziaria -di fatto- riguarda molti Comuni. Si sostiene che 250 enti non hanno ancora approvato i bilanci e che altri 141 sono per la maggior parte in dissesto o in predissesto ". Per quanto riguarda Contessa Entellina, la maggioranza consiliare pochi giorni fa ha in verità proceduto all'approvazione del Bilancio di Previsione, previsione di due mesi e consuntivo di dieci mesi, viene da scrivere. Situazione anche questa -quindi- che conferma i segni di crisi economico-finanziaria dei comuni dell'Isola. Palermo sta in testa, fino al punto che i suoi conti sono al vaglio di Palazzo di Giustizia, piu che della Corte dei Conti.
La domanda che sorge spontanea e': perché la crisi atroce investe i comuni dell'Isola e non quelli della penisola? Noi abbiamo una risposta, ne tratteremo in seguito.
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