“La gravità finanziaria è stata rappresentata ai vertici delle istituzioni, al Ministro dell’Interno Lamorgese, alla viceministro Castelli, abbiamo incontrato anche la presidente del Senato, Casellati, e il ministro Gelmini. E’ dal 25 maggio che l’assemblea dei comuni siciliani lamenta e rappresenta queste difficoltà finanziarie e ha posto in essere una serie di iniziative e richieste che hanno evidenziato una crisi istituzionale di sistema. Il problema riguarda quasi tutti i 391 comuni siciliani. Ci sono centinaia di comuni in situazione di dissesto. Si rischia una vera e propria strage dei servizi, tagli per i cittadini e aumento di tutte le aliquote fiscali“.
“Abbiamo avviato un’interlocuzione continua e abbiamo avuto una conferma di attenzione da parte del viceministro all’Economia e dal Ministro Franco”.
“I comuni siciliani rimangono stretti tra Stato e Regione che ogni anno stipula accordi finanziari con lo Stato ma sistematicamente non eroga le risorse aggiuntive”.
“Chiediamo un provvedimento urgente sotto forma di decreto legge o con approvazione più rapida possibile e comunque entro il 30 novembre perché riguarda anche i comuni che hanno già approvato il bilancio e devono procedere all’eventuale assestamento. La situazione in cui ci troviamo è di estrema gravità, è una crisi strutturale che prescinde dalle professionalità e dagli schieramenti politici. Questa mattina l’assemblea dei sindaci, dopo i diversi orientamenti, ha deciso che era doveroso che non si facessero scelte individuali, ma si facesse un passaggio istituzionale”.
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