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giovedì 11 novembre 2021

Le ricette antiche, eppure ancora attuali.

 Una ragazza suggerisce di potersi intrattenere sul Blog proponendo e riflettendo sull'arte della cucina, quella che seduce per la ricchezza di profumi, sapori ed altro ancora. 

 Si tratterà in linea prevalente di cucina siciliana, ma non mancheranno, nel viaggio del "mangiare" che verrà proposto, accanto alle antiche ricette barocche dell'Isola -le tante ricette delle raffinatezze dei periodo baronale- le ricette tipicamente contadine dei tempi pure essi andati e quelle altre che -invece- i contessioti hanno importato dalla Germania, dalla Svizzera e pure dalla Francia, ossia dalle terre della emigrazione del secondo dopo guerra. 

 In linea generale verranno proposte comunque ricette casalinghe che privileggeranno risorse, ingredienti e metodi tipici del territorio interno dell'Isola e quindi di Contessa Entellina. 

 Essendo quello attuale un periodo che è dedicato alla raccolta delle olive, riteniamo di dover cominciare proprio dalle olive.

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Flash di Storia

La cucina dei greci di Sicilia (Siracusa) non era in quei secoli affatto elaborata. Essa esaltava il gusto degli alimenti naturali: era infatti apprezzato l'aglio che esaltava le triglie cotte alla brace e avvolte nelle foglie di fico. In quei secoli lontani erano già di vasto consumo l'origano ed il basilico, grazie all'aroma che conferivano alle salse -allora semplici ma saporite-.

Il companatico dei contadini

Novembre, tempo di raccolta olive, richiama alla memoria:

Alivi au furnu (= olive al forno)


Ingredienti

*1/2 chilogrammo di olive nere grosse.

** 1/4 di bicchiere di olio di Cuntissi (contrada storica del territorio contessioto)

*** 1/2 bicchiere di vino, possibilmente bianco

**** 6 spicchi d'aglio.

Le olive  dovrebbero essere nere e carnose. Vanno messe in una teglia con l'olio, il vino e gli spicchi d'aglio interi.

Vanno infornate per la durata appena necessaria ad iniziare a rinsecchirsi.

Vanno servite calde.

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