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sabato 27 novembre 2021

Avvenne così. Storia, politica, vicende e riflessioni alla luce di oggi

 

Capita, senza intenzione di doverci imbattere in libri che trattano di Contessa Entellina, di venire a conoscenza di spaccati di "storia locale" poco esaltanti; di cui però la narrativa locale mai  si è occupata, se non attraverso il classico testo di Anton Blok, studioso olandese.
Esiste una storia di Contessa Entellina su cui mai nessuno si è proposto di scavare. Eppure gli anziani locali dei decenni andati hanno narrato qualcosa, ma lo hanno sempre fatto a bassa voce.

Su uno scritto di Giulio Quintavalli per la presentazione del libro  "Da sbirro a investigatore" leggiamo  di un episodio anti-brigantaggio risalente al 1916, condotto dalle forze dell'ordine, in territorio di Contessa Entellina.
Riportiamo qui di seguito la parte di testo che attiene alla vicenda antibrigantagio sul territorio di Contessa Entellina.

... Proprio sull’Isola il Governo voleva puntare per incrementare l’allevamento; per questo nella primavera del ’16 il governo corse ai ripari ristrutturando il servizio contro l’abigeato con nuove norme, uomini e servizi, che affidò ad Augusto Battioni, esperto Ispettore di P.S.. Egli ristrutturò completamente il Servizio squadriglia con nuove forze – mille tra poliziotti e carabinieri a cavallo in borghese – che, distinti per zone con itinerari stabiliti, sotto precise norme, batteva ininterrottamente il terreno per stanare la criminalità abigeataria, che Battioni (a buon ragione) riteneva appartenere allo stesso circuito delinquenziale di disertori e renitenti alla leva. In pratica, i boss mafiosi stavano puntando sull’intreccio tra abigeato e diserzione per ingrossare le fila dei propri picciotti e rimpinguare i loschi affari.

Le quasi 200 squadriglie di poliziotti e carabinieri sostennero numerosi conflitti a fuoco e catturarono centinaia di disertori.
Durante un servizio di squadriglia il 18 ottobre 1916 nel territorio di Contessa Entellina (Palermo) mirato a stanare un’agguerrita banda che, da mesi, stava imperversando le genti locali, la squadriglia del delegato Ettore Messana composta dagli «agenti scelti» brigadiere g.c. Giuseppe Stabile, guardia scelta Sante Castelluzzo, guardia Launeri, Rumè, Scivè, Ferraro, Monaco e Sponsale (già distintasi per la cattura di pericolosi abigeatari tanto che alcuni suoi elementi erano stati precedentemente decorati al valor militare), avvistò verso le ore 12 nella strada che da S. Margherita conduceva a Contessa quattro individui a cavallo armati di fucili, diretti verso l’abitato. I poliziotti accertavano con un binocolo che i quattro, accortisi della loro presenza, stavano seguendo i propri spostamenti; improvvisamente i quattro si allontanavano al galoppo verso l’ex Feudo Costiera. La squadriglia gettava a terra la zavorra (bisacce, coperte, cibo, cartine, ordini di servizio, fotografie dei ricercati, binocoli, lampade a olio…) per inseguirli. Dopo un breve inseguimento, appena giunta nei pressi della collina del feudo, i quattro in fuga si dirigevano verso un feudo confinante, possibile via di fuga.

Appostatisi a terra con le armi in pugno e riparati da alcuni massi, i banditi scaricarono i fucili sui poliziotti colpendo Stabile a una gamba.
Gli agenti, colti di sorpresa, persero attimi preziosi e Castelluzzo, trovandosi in posizione avanzata, sebbene smontato da cavallo, restava esamine crivellato da una seconda scarica.

Stabile, benché con l’arteria femorale recisa, esplodeva quattro colpi mentre gli altri poliziotti, protetti dalle asperità del terreno, rispondevano al fuoco provocando la fuga dei delinquenti.
I poliziotti rimasti illesi trovavano lo Stabile esamine e trasportavano Castelluzzo in ospedale a Palermo, dove decedeva dopo due giorni.

La motivazione della medaglia d’argento al Valor Militare attribuita ai due poliziotti: “inseguiva animosamente quattro malfattori armati e, raggiuntili, sosteneva con essi vivo conflitto a fuoco, durante il quale, dopo aver dato prova di coraggio, cadeva vittima del proprio dovere.” (r. d. 22 agosto 1917).

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Per chi fosse interessato suggeriamo di leggere altre pagine dedicate al banditismo in territorio di Contessa: un episodio del 1904 la cui prima pagina si trova pigiando qui.

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