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venerdì 12 novembre 2021

La Storia per flash. Avvenne il 12 Novembre

 12 Novembre 1989 – Achille Occhetto il via alla svolta della Bolognina che porterà allo scioglimento del Partito Comunista Italiano.

Achille Occhetto era subentrato ad Alessandro Natta, come segretario nazionale del Pci nel 1988. Dal periodo che andò dal crollo del muro di Berlino (9 Novembre 1989) alla disgregazione dell'URSS, toccò a lui il compito di avviare il nuovo corso del partito, sostanzialmente di trasformalo in un partito socialista in conformità di quelli dell'Europa occidentale (per alcuni si trattò di rinnegare la scissione di Livorno del 15 gen 1921 – 21 gen 1921). Tutto cominciò con la proposta della creazione di un partito rappresentativo della Sinistra progressista, avanzata nel febbraio 1989 a Bologna, in occasione del 45° anniversario della battaglia della Bolognina e approvata al congresso straordinario, indetto sempre a Bologna nel marzo 1990.

Nonostante la dirigenza storica del Partito (Ingrao, Natta, Cossutta, Pajetta)  si fosse mostrata contraria, il 3 febbraio 1991, nel corso del XX ed ultimo congresso del Pci, si ufficializzò la nascita della nuova formazione politica, Partito democratico della Sinistra (Pds): dopo settant'anni, la falce e il martello furono posti sotto la quercia simbolo del nuovo partito. Nel marzo 1994 al primo confronto elettorale Occhetto non consegue i risultati sperati e lascia il partito. Inizia allora l'era di Massimo D'Alema e sarà lui a riportare il partito nell'alveo della famiglia europea dei partiti socialisti, risanando la scissione del 1921.

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