I catalani hanno forzato la mano,
imposto un referendum che viola la Costituzione del Paese, varata dopo un altro
referendum in cui votarono anche i cittadini di Barcellona e della Catalogna.
Però se a una forzatura politica si contrappone una forzatura violenta usand la Guardi Civil contro i cittadini inermi, allora chi ne è responsabile azzera di colpo tutte le sue ragioni.
Ascoltare la voce del popolo, nella
cultura dell'Occidente, è un esercizio di democrazia ma, allo stesso tempo, è
esercizio di democrazia il rispetto della legge.
Quando questi due esercizi entrano in
conflitto, bisogna attivare la politica. E questo non è stato fatto.
La responsabilità maggiore incombe sul
principale esponente del governo centrale cioè sul conservatore Mariano Rajoy, premier
dimezzato al potere solo per la stanchezza sopraggiunta dopo tre inutili
elezioni e che ricorderà il 1° ottobre 2017 come il giorno del suo tramonto
morale e probabilmente pure politico.
Con una aggravante: nel suo personale
tramonto ha coinvolto anche la democrazia.
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