Quando una valorosa giornalista anti corrotti
è uccisa da una bomba, tutti si sentano colpiti:
o è mafia o peggio mafia di Stato
RICORDO DI UNA DONNA BLOGGER
La giornalista e blogger Daphne Caruana Galizia è stata uccisa in una piccola località dell'isola di Malta, da una bomba che ha fatto saltare in aria la sua Peugeot 108, mentre lei era a bordo.
È morta sul colpo.
Quindici giorni fa aveva segnalato alla polizia locale di aver ricevuto minacce di morte.
La famiglia ha chiesto la sostituzione del magistrato incaricato delle indagini sulla morte perché "titolare di procedimenti giudiziari intentati contro la giornalista a causa dei suoi articoli".
La giornalista indagava sui «Panama papers».Si tratta di un fascicolo di oltre 214.000 società offshore, documenti che mostrano come individui ricchi (funzionari pubblici e politici), nascondano i loro soldi dal controllo statale. Nei documenti sono menzionati i leader di cinque paesi — Arabia Saudita, Argentina, Emirati Arabi Uniti, Islanda e Ucraina — ma anche funzionari di governo, parenti e collaboratori stretti di vari capi di governo di più di 40 stati; tra questi, Brasile, Cina, Francia, India, Malesia, Messico, Malta, Pakistan, Regno Unito, Russia, Siria, Spagna e Sud Africa. |
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