Ci fu un tempo in cui nessun cattolico avrebbe osato criticare, attaccare, avversare l'operato di un Papa. Erano tempi bui quelli, si finiva pure sul rogo. E furono in tanti i personaggi di grande rilievo (e di grande fede cristiana) a finire avvolti dalle fiamme fatte accendere da personaggi che nulla avevano di cristiano e però rivestivano il ruolo del Papa Romano guidando eserciti contro altri cristiani. Il Dio di quei papi era il "Potere".
In questi giorni stiamo leggendo sui giornali di grandi adunate cristiane promosse o patrocinate, in via ufficiale o meno, da Conferenze Episcopali Nazionali, che sottilmente o quasi apertamente additano avversione (ostilità ?) verso il Papa di Roma.
Non è certamente la critica -più o meno fondata su punti di vista opinabili espressi da Papa Francesco- a stupirci. La libertà di parola e di opinione è un caposaldo della nostra civiltà e chiunque ha i diritto di dire la sua.
A stupirci è, per fare un esempio di avversione di una intera Conferenza Episcopale Nazionale, quella polacca, nei confronti di Papa Francesco, è che molte porzioni del mondo cattolico stanno abbandonando il Vangelo per tornare -lo leggo su la Repubblica- ad attivare atmosfere quasi medievali di avversione verso i migranti, ossia degli esseri umani che cercano d sopravvivere in terre lontane da quelle native, dove il pane non è abbondante.
In pratica la Chiesa polacca ha mobilitato un milione di fedeli per pregare contro la presunta, o meglio, la cosiddetta islamizzazione dell'Europa.
Un milione di "cristiani" per seminare odio verso chi cristiano non è.
La Repubblica, non esita comunque a esplicitare i veri motivi della recente manifestazione promossa dai Vescovi e dalla Conferenza Episcopale polacca. Il vero motivo e bersaglio di quella manifestazione di "odio" contro chi cristiano non è non sono i mussulmani che fuggono dalla miseria, che peraltro il governo di quel paese non ha mai accolto sul proprio territorio. No, in Polonia non è ospitato nessun gruppo di immigrati.
La Conferenza Episcopale Polacca manda al mondo cattolico un messaggio: Papa Francesco non ci piace.
Ecco, l'altra Chiesa, quella nostalgica di un tradizionalismo antievangelico, quella che vorrebbe un mondo tutto cattolico-romano chiuso su se stesso, quella che sa odiare chi cattolico non è, ritiene che Papa Francesco sia aperto e dialogante col mondo.
E' il Papa, l'attuale Papa, il vero bersaglio di chi si ammanta di tradizionalismo. Tradizionalismo che conduce una battaglia di "Potere" dimenticando che il Vangelo non condivide la semina dell'odio verso l'altro.
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