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lunedì 30 ottobre 2017

Economia. Nel mondo globalizzato ... ... la democrazia

Liberismo. Cosa è ?

E' il modello di società in cui viviamo, affermatosi in tutto l'Occidente ed anche oltre dopo la presidenza Regan negli Usa e il premierato in Gran Bretagna della Thacher e che col capitalismo globale ha adescato pure i paesi che ancora si dichiarano comunisti, come la Cina. 

Obiettivo dell'economia globale è di massimizzare la ricchezza e il potere delle élite. Grazie alle sofisticate tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni degli ultimi decenni, il capitale finanziario si sposta rapidamente da un punto all'altro del pianeta alla ricerca di nuove e crescenti opportunità dii investimento.
Tutto ciò giustifica la vasta politica di deregolamentazione legislativa portata avanti in tutti i paesi e che coglie l'attenzione dell'uomo comune solamente quando nei posti di lavoro -con i vari job act alla Renzi- vengono meno le tutele degli operai e degli impiegati e si moltiplicano -di contro- per 30, 70, 200 volte le retribuzioni dei dirigenti. 
Il processo dell'economia globale, connessa alle teorie liberiste, ha conseguenze non solamente sul sistema economico ma anche su quello politico. Se fino agli anni '80 del secolo scorso sul piano internazionale i governi europei erano prevalentemente di orientamento laburista/socialdemocratici oggi nessun paese è retto su quelle visioni che privilegiavano il fattore lavoro. 

Il sistema liberista annulla il significato e la grande dignità che nel corso del '900 aveva acquisito il mondo del lavoro e con esso il fronte sindacale, quelle componenti che costituivano la Sinistra politica. La grande turbolenza prodotta dai modelli informatici è all'origine della rapida deregolamentazione e della infinita varietà degli strumenti finanziari. Strumenti finanziari gestiti da grosse banche di investimento, multinazionali e fondi aperti che possono manipolare e trasferire immense masse finanziare da un mercato all'altro senza dover ubbidire a nessun governo.
Si sta assistendo ormai in questi decenni ai governi che si piegano e/o allineano a desiderata dei grandi centri finanziari.

La liberalizzazione, oltre che avere asservito i governi di tutti i paesi, ha escluso ogni dimensione etica dei mercati, compreso e anzi tutto quello del mondo del lavoro. 

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