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martedì 3 ottobre 2017

I giovani avranno una pensione ? La laurea da riscattare

Cosa fare per valorizzare il proprio periodo di studi universitari ai fini pensionistici ?  Le giovani generazioni ormai hanno carriere lavorative discontinue e relativamente brevi ed andranno in pensione con il sistema contributivo pertanto si fa spesso ricorso al riscatto degli anni trascorsi in Università, che può avvenire solamente a pagamento.

 Il riscatto

Il riscatto può essere richiesto da tutti i lavoratori iscritti alle gestioni Inps che abbiano conseguito il titolo di studio e non abbiano versato contributi durante gli studi universitari. Nel caso in cui durante gli anni di studio siano stati versati dei contributi -in quanto contemporaneamente si prestava lavoro- si possono riscattare solo i periodi non coperti da contribuzione.
Il riscatto può essere chiesto anche da chi è già in pensione e da chi è disoccupato. Se il riscatto viene fatto per anticipare la pensione di vecchiaia è necessario farlo prima dell’età pensionabile per conteggiare gli anni riscattati.
È possibile riscattare solo gli anni della durata legale del corso di studi, non gli anni fuori corso. Sono esclusi i master.
È possibile richiedere anche il riscatto solo parziale ( per esempio 1 anni su 4).
L’operazione è piuttosto costosa ed il pagamento è deducibile fiscalmente.

Il calcolo

Ad incidere sono i seguenti fattori:
  • la retribuzione media pensionabile alla data della domanda,
  • il periodo da riscattare,
  • l’età e il sesso del richiedente.
Il calcolo è diverso se il periodo da riscattare è prima o dopo il 1° Gennaio 1996:
  • se prima del 1996 l’importo è determinato dalla combinazione di età, sesso, posizioen retributiva e durata del periodo da riscattare,
  • se dopo il 1° Gennaio 1996, l’importo è calcolato sulla base dell’aliquota contributiva applicata alla retribuzione lorda del richiedente, moltiplicata per il numero degli anni da riscattare.
  • se il periodo è a cavallo del 1996 vanno applicati entrambi i sistemi di calcolo.

La domanda

La domanda di riscatto va presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato,  accedendo con il PIN e compilando l’apposita domanda con tutti i propri dati anagrafici, di residenza e allegando il certificato di laurea. 

Il pagamento 

Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione oppure in 120 rate spalmate in 10 anni, senza interessi.  È possibile pagare tramite bollettini Mav, online sul sito Inps, presso il Circuito Reti Amiche, con addebito su conto bancario.
Il mancato pagamento della prima rata o della rata in un’unica soluzione viene considerato come rinuncia alla domanda. E' possibile comunque presentare una nuova domanda di riscatto per lo stesso titolo di studio e lo stesso periodo.
Il pagamento in ritardo delle rate, non oltre i 30 giorni successivi, è consentito solo per 5 volte, pena il decadimento della domanda.

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