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sabato 1 febbraio 2014

Hanno detto ... ...

CARLO ALBERTO TREGUA, giornalista siciliano
La Sicilia ha bisogno di risultati e non di chiacchiere. Siamo stufi di tromboni che danno fiato alla bocca e tengono la testa per dividere le orecchie.
 
GIORGIO BENVENUTO, già segretario generale Uil
La Metropolitana a  Roma è sempre allagata: come a Venezia c'è l'acqua alta e spesso le sue stazioni diventano laghi sotterranei
 
FRANCESCO PIZZETTI, giurista
La situazione come appare oggi.
Un Paese a corporazioni intrecciate fatica ad accettare di cambiare. Due forze di cambiamento in azione, una interna e una esterna al governo  premono.
 
VINCENZO GALLO, giornalista economico
Di estremo interesse ... uno studio sul rischio di insolvenza delle società italiane da parte di Cerved Group, che ha messo a punto un Risk Index.
Fissando pari ad 1 il minimo rischio e a 100 il massimo rischio di insolvenza, in Italia è risultato pari a 64,4 nel 2008, a 72,3 nel 2012, raggiungendo il massimo di 73,6 nel 2013, con un aumento del 10% delle sofferenze nell’ultimo anno.
Nel settore delle costruzioni nel 2013 l’indice registra il rischio più elevato, con 77.9. Non tutta la filiera ha risentito nello stesso modo del rischio. Sono andati meglio gli International contractor, il settore delle piastrelle e dei sanitari che hanno una quota di fatturato all’estero elevata.
Nel settore industriale l’indice è risultato più elevato nel settore dei mezzi di trasporto, nel sistema moda e nel sistema casa, mentre i settori dove il rischio è risultato più basso è quello della Chimica Farmaceutica e dell’Hi Tech.
Nel Terziario l’indice di insolvenza più alto si registra nel 2013 nella logistica/trasporti e il più basso nell’energia. Il rischio di insolvenza per area geografica per il 2014 è previsto mediamente in riduzione, ma rimarrà più elevato nelle regioni del Sud, in particolare in Sicilia, con 85,8 punti, nel Molise, 84,3, in Calabria con 81,9.
Il rischio più basso si prevede nel Nord Est, in particolare in Trentino Alto Adige (55,9), in Friuli Venezia Giulia (62,6) e in Veneto (65,1).

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