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sabato 1 dicembre 2012

Primarie Pd. Classi dirigenti col "vizietto"

Rottamare l'attuale classe dirigente del Pd non e' un dovere morale e' una esigenza della societa' italiana. Ci stupisce come mai sui giornali italiani (Corriere della Sera, la Repubblica, ...) non abbia trovato spazio l'asserzione che sotto riportiamo che Marco Travaglio ha esternato giovedi' sera sul programma televisivo "Servizio Pubblico". "....Nel 2006, alla vigilia delle elezioni, Emilio Riva – cioè il signore di 86 anni che dieci anni prima ha comprato l’Ilva dallo Stato a prezzi stracciati, senza obbligo di bonifica – stacca un assegno di 345.000 euro per la campagna elettorale di Forza Italia e uno di 98.000 euro per quella di Pierluigi Bersani – non per il partito di Bersani, cioè i Ds: per lui proprio, che era “responsabile industria” del partito e che stava diventando ministro dello sviluppo economico, cioè il controllore politico dell’Ilva. Altri 100.000 euro, in quattro anni, li regala a Bersani la Federacciai, di cui è vicepresidente uno dei figli di Riva. Bersani non fa una piega e incassa, naturalmente registrando – ci mancherebbe – il contributo alla Camera. Eppure, Riva era già stato condannato per l’inquinamento dell’Ilva. Oggi è ai domiciliari, mentre il figlio Fabio dovrebbe stare in carcere ma è riparato all’estero. E’ indagato anche il prefetto Ferrante, già candidato del Pd a sindaco di Milano e ora presidente dell’Ilva – un uomo dello Stato. ..."

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