Quanti sono ridicoli alcuni degli uomini politici che in questi giorni sono stati insediati negli Uffici di Presidenza della Regione Sicilia!
A parte le insidie e le trappole tese fra uomini appartenenti alla medesima formazione politica abbiamo assistito a dichiarazioni stupide di taluni che avrebbero rinunciato a supplementi di indennita'.
Si tratta di ipocrisia grillina o meno in quanto dal 7 dicembre esiste una legge della Repubblica che non solo fa sparire i supplementi di indennita' ma addirittura taglia le faraoniche indennita' dei deputati di Palazzo dei Normanni. Essi o si autoriducono entro il 21 dicembre l'indennita' da "nababi" o faranno perdere alla Sicilia miliardi dai "trasferimenti statali". Altro che rinunciare ai "supplementi di indennita'"!
Il tutto in linea con quanto stabilito dalle Conferenze dei presidenti di Regioni e Consigli. Quest'ultimo organismo aveva fissato i limiti massimi degli emolumenti degli organi consiliari e dei contributi ai gruppi prendendo come parametro le Regioni più virtuose (Umbria, Emilia Romagna e Abruzzo).
Il 21 dicembre avverra' quindi il passaggio decisivo per far scattare da gennaio 2013 il nuovo regolamento remunerativo dei politicanti o scattera' la perdita dei ricordati trasferimenti statali.
ECCO COSA CAMBIA
GRUPPI CONSILIARI 5mila euro a consigliere, più una quota di 0,05 euro per abitante divisa per i 90 parlamentari. Dalla contribuzione sono esclusi i gruppi composti da un solo consigliere. Esclusa in ogni caso la contribuzione a partiti o movimenti politici. Saranno soppressi i gruppi consiliari costituiti sulla base del loro collegamento con le liste regionali.
PERSONALE. Per quanto riguarda il personale dei gruppi, in questo caso l'ammontare della spesa sarà stabilito dall'Ufficio di Presidenza prendendo a parametro il costo di una unità di personale senza incarichi di posizione organizzativa, moltiplicato per il numero dei consiglieri.
CONTROLLO E TRASPARENZA. Ciascun gruppo dovrà presentare (entro il 30 gennaio) un dettagliato rendiconto delle spese che sarà trasmesso per il controllo al Collegio dei revisori e alla Corte dei Conti. Si prevede la decadenza dal diritto all'erogazione e la restituzione delle somme percepite, in caso di irregolarità segnalate dalla Corte dei Conti. I rendiconti di spesa, e le delibere di controllo della Corte dei Conti saranno pubblicati nel sito web istituzionale. I dati relativi ai contributi erogati saranno inoltre resi disponibili in via telematica alla Corte dei Conti, al Ministero dell'economia e Finanze e alla Commissione per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti e dei movimenti politici.
EMOLUMENTI DEI CONSIGLIERI INDENNITÀ E RIMBORSO SPESE. Ai presidenti di Giunta regionale e ai parlamentari spetta un'indennità di carica e una eventuale indennità di funzione. L'importo degli emolumenti di presidenti di Giunta e Consiglio, consiglieri e assessori (indennità e rimborso spese) sarà fissato con atto dell'Ufficio di Presidenza entro i limiti fissati dalle due Conferenze delle Regioni: 13mila 800 euro lordi per i presidenti (Regione di riferimento l'Umbria); 11mila 100 euro lordi per i consiglieri (Regione di riferimento l'Emilia Romagna). Si conferma il divieto di cumulo di indennità ed emolumenti, come pure la gratuità della partecipazione alle sedute degli organi istituzionali (i famosi "supplementi"). Per i parlamentari, l'importo della quota di rimborso spese per l'esercizio del mandato è correlata alla effettiva partecipazione ai lavori dell'Assemblea regionale e degli organismi istituzionali.
IN CONCRETO - I parlamentari regionali passeranno da 11.000 euro netti a 6mila. E' ovvio che dovra' essere abrogata l'equiparazione con Palazzo Madama.
VITALIZI. E' prevista la norma con cui si stabilisce che è escluso dalla erogazione il titolare di assegno vitalizio, o di assegno di reversibilità, condannato in via definitiva per reati contro la Pubblica amministrazione che comportino l'interdizione dai pubblici uffici. Il provvedimento sarà di durata pari al periodo dell'interdizione.
IN CONCRETO - Comunque dalla prossima legislatura saranno aboliti i vitalizi per i parlamentari regionali.
Nella proposta di legge potranno essere, infine, stabiliti il compenso massimo per gli amministratori delle società controllate non quotate e il trattamento economico annuo di chi ha rapporti di lavoro dipendente o autonomo con la Regione. In entrambi i casi l'importo non dovrà superare il trattamento economico del presidente della Giunta regionale.
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