Il Patriarca ecumenico
Bartolomeo I in concomitanza del Natale ha pubblicato una "enciclica" di cui ci piace riferire sulla visione che Egli si è fatta della "globalizzazione" e dei mercati aperti.
Bersagli additati dell'Enciclica sono le «competizioni economiche», sempre più globalmente estese,
e con l’«esca», l’attrattiva del guadagno effimero.
Mosaico della Natività -Chiesa della Martorana- |
«Si fa
finta di ignorare le gravi conseguenze dell’accumulazione a oltranza della
ricchezza nelle mani di alcuni e la grande miseria alla quale sono ridotte
intere popolazioni. Questa dis-uguaglianza — sottolinea il primate della Chiesa di
Costantinopoli — chiamata universalmente “crisi finanziaria” è essenzialmente
il prodotto di una “crisi morale”.
Per giustificare tale indifferenza, le
persone invocano il “libero mercato”» ma quest’ultimo «non autorizza a
delinquere». Per comportamento criminoso, afferma Bartolomeo, non si intende solo quello
descritto nei codici penali, ma è anche sottrarre la ricchezza altrui
attraverso abili procedure.
E «poiché la legge non
viene applicata, la reazione dei cittadini lesi nei loro diritti si manifesta a
volte in maniera incontrollata, tanto da turbare la pace sociale».
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