Le strade urbane in Italia, e soprattutto in Sicilia, sono
pericolose per l’eccessivo numero di incidenti che accadono. A rilevarlo è la Fondazione Ania per la sicurezza stradale.
Nel 2011, in Italia si sono registrati 205.638 incidenti stradali. Di questi,
il 6,5% è avvenuto in Sicilia (13.283). Nella nostra isola il bilancio è
pesante: 271 persone sono morte (il 7% del totale), mentre altre 20.129 sono
rimaste ferite (6,9%).
Palermo risulta essere la provincia più pericolosa. Sulle arterie del
territorio sono stati registrati 71 morti e oltre 5mila feriti in 3.493
incidenti. La provincia con minor numero di scontri è stata Enna (27 morti,
1.472 feriti). In linea con quanto è accaduto nel resto del Paese, in Sicilia
le strade che riservano maggiori insidie sono quelle urbane: quasi 10mila
incidenti, con 106 morti e oltre 14mila feriti. A seguire le strade provinciali
e le autostrade.
I veicoli maggiormente coinvolti sono le auto; a seguire le due ruote e i veicoli
commerciali. Anche le biciclette destano particolare attenzione con 333
incidenti che hanno causato la morte di 5 persone e il ferimento di altre 304.
Continuando in questa triste statistica, i conducenti risultano essere la tipologia di conducente più a rischio con 180 morti. Infine, ma non in ordine d’importanza, i pedoni: lo scorso anno, sempre in Sicilia, ne sono morti 39.
Continuando in questa triste statistica, i conducenti risultano essere la tipologia di conducente più a rischio con 180 morti. Infine, ma non in ordine d’importanza, i pedoni: lo scorso anno, sempre in Sicilia, ne sono morti 39.
Le cause dell’alta incidentalità?
La velocità e la guida distratta. In generale,
per fare un esempio, l’87% degli incidenti avvenuti nell’isola sono
attribuibili a comportamenti errati del conducente.
Mediamente, in Italia, ogni giorno si sono verificati 563 sinistri in cui hanno perso la vita quotidianamente 11 persone e altre 800 sono rimaste ferite.
Mediamente, in Italia, ogni giorno si sono verificati 563 sinistri in cui hanno perso la vita quotidianamente 11 persone e altre 800 sono rimaste ferite.
-Sulle
strade urbane si sono verificati 157.023 incidenti, pari al 76,4% del totale
che hanno causato 213.001 feriti (72,9%) e 1.744 morti (45,2%).
-Sempre nel 2011
sulle strade extraurbane si sono verificati 37.608 incidenti pari al 18,3% del
totale, che hanno causato 60.503 feriti e 1.778 morti, rispettivamente il 20,7%
e il 46,1%.
-Sulle autostrade si sono verificati 11.007 incidenti pari al 5,4%
del totale, con 18.515 feriti (6,3%) e 338 morti (8,8%).
La Fondazione Ania ha presentato per quest’anno la nuova campagna di
comunicazione per la sicurezza stradale, realizzata da Oliviero Toscani: “Le
strade italiane sono fra le più pericolose d'Europa e gli incidenti stradali
nel nostro Paese continuano a rappresentare un'emergenza sociale - ha
dichiarato il presidente di Ania, Aldo Minucci -. Con questa nuova campagna vogliamo far capire che,
sulla strada, una guida irresponsabile può avere conseguenze drammatiche”.
“Pensaci”. è l'invito della campagna, che induce ad una riflessione profonda su come determinate condotte di guida possano causare dolori a se stessi e agli altri.
“Pensaci”. è l'invito della campagna, che induce ad una riflessione profonda su come determinate condotte di guida possano causare dolori a se stessi e agli altri.
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