assessore regionale al Bilancio
Scoppia il caso Armao: in auto blu per accompagnare la fidanzata magistrato
A rivelare l'uso improprio del mezzo d'ordinanza, con tanto di autista e lampeggiante, è il settimanale l'Espresso
Gaetano Armao
PALERMO - Sarà stato difficile per Gaetano Armao, assessore
regionale al Bilancio, provare a ridurre i costi della politica in
Sicilia dove, solo per fare un esempio, i consulenti esperti sono quasi
il doppio che in Lombardia. Nel mese di agosto la giunta approvava una
circolare dello stesso Armao che prevedeva una riduzione dei consulenti
nominati sia dal Presidente della Regione sia dagli assessori e il
taglio delle auto blu (una ogni assessorato) che la regione mette a
disposizione. Ma è proprio sulle potenti macchine di colore blu che
scoppia il caso. Armao gira con un Audi 4 (prima Audi 6) con autista e
lampeggiante, anche se non appartiene alle forze dell'ordine. Ma, da
quanto rivelato da L'Espresso, a
sedersi sulle lussuose poltrone della Audi 4 è anche la fidanzata, la
dottoressa Giuseppa Lara Bartolozzi, giudice della sezione fallimentare
del Tribunale di Palermo. Per evitare il traffico, le file e i parcheggi l'assessore tecnico, ingaggiato
da Lombardo e unico a restare in vita durante i ribaltoni del governo,
ha concesso la macchina blu con autista, pagata dai contribuenti, alla
dottoressa Bartolozzi che può così muoversi per le strade di Palermo
nella massima serenità. E a quanto pare non è l'unica, infatti, sempre
da quanto riportato dal settimanale, l'auto blu è usata anche per
accompagnare a casa la tata della figlia di Armao. «La nostra
intenzione è quella di recepire tutte le norme varate dalle ultime
Finanziarie con i tagli ai costi della politica e alla burocrazia –
affermava l'assessore - Inoltre vogliamo eliminare altri privilegi tutti
siciliani». Peccato si sia presto dimenticato della sua auto blu con
annessi familiari a bordo. E i privilegi? Sotto casa, Armao avrebbe
ancora un parcheggio riservato come diplomatico, un “beneficio”
risalente a quando era console onorario del Belize, ma che non è stato
revocato nonostante abbia perso l'incarico.
ARMAO: ENNESIMO ATTO DI DIFFAMAZIONE -
La replica dell'assessore regionale al Bilancio non si fa attendere. In
una nota Armao scrive: «L'articolo pubblicato ieri sull'Espresso a
firma di Lirio Abbate è l'ennesimo atto di diffamazione e falsità nei
miei confronti, frutto anche della grave inimicizia causata da motivi
familiari. In passato lo stesso giornalista è stato più volte
denunciato all'Ordine dei Giornalisti e nei tribunali per simili
comportamenti. Insieme all'Espresso, Abbate è stato condannato dal
Tribunale civile di Roma, Sez I (ord. 21.7.2011) per la condotta
criminosa di diffamazione a mezzo stampa ed al pagamento di circa
30.000 euro. Ho ritenuto, poi, di presentare esposto alla Procura della
Repubblica di Roma per il suo reato e nei confronti delle testate e
dei giornalisti che ne hanno riproposto il contenuto. Puntuale è giunta
la "ritorsione". Questo attacco giunge tra l'altro in concomitanza
all'ipotesi di impegno, a qualsiasi livello, per la mia città, impegno
da me mai sollecitato o cercato - ma soltanto non rifiutato a priori -
come dovere di ogni cittadino responsabile di fronte alla tremenda
situazione di Palermo. Non mi lascerò certamente intimidire da simili
maldestri tentativi di Abbate e di chi arma la sua mano, proseguendo
con maggior impegno sia la mia attività al servizio della Sicilia, sia
la tutela in ogni sede giudiziaria civile e penale».
Rosario Sardella
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