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domenica 8 gennaio 2012

La moneta unica ha recato benefici sia ai paesi deboli (Italia, Grecia ...) che a quelli forti (Germania) - E' interesse di tutti salvare l'euro

Di cosa si discute in Europa per salvare l’Euro ?

MODIFICARE I TRATTATI O ADDIVENIRE AD ACCORDI TEMPORANEI ?
I paesi europei non sono d’accordo per modificare i trattati che attualmente esistono; motivo percui si sta lavorando ad un “Patto per il bilancio” che nasce come accordo «intergovernativo». Questo percorso che, nella sostanza rallenta i vincoli di integrazione comunitaria, è accolta dalla Commissione Barroso e dall’Europarlamento solo per un periodo di 5 anni. L’Europa non lavora più su orizzonti estesi ma su principi a scadenza di tempo. CORTE DI GIUSTIZIA CONTRO GLI STATI?
La Germania chiede, e il Consiglio europeo concorda, che ogni paese possa presentare denunce davanti ai giudici europei contro ii partner che non rispettano la«regola d'oro» del pareggio di bilancio e il patto sulla riduzione del debito. L'Europarlamento in questo meccanismo teme il rischio di una fine dell’Unione:«Stato-contro-Stato». La Commissione teme che l’estensione dei poteri della Corte andrebbe a scapito dei suoi poteri di vigilanza.
STRETTA SU DEBITO ?
L'Italia, dopo la Grecia ha il debito più alto della Unione -al 120% del Pil- ed il Patto prevede l'obbligo di rientrare verso il tetto del 60% del Pil al ritmo di 1/20 l'anno per la parte eccedente (l’Italia deve quindi ogni anno reperire 45 miliardi di euro). L'Italia che si tenga conto dei «fattori mitiganti o aggravanti» cioè che si valuti«l'influenza del ciclo economico», ma anche il livello dell'indebitamento privato e della sostenibilità della spesa pensionistica. Il processo di riduzione del debito dovrebbe avvenire anche prevedendo un periodo transitorio (fino al 2014).
COME CALCOLARE IL DEFICIT ?
Il Patto fra i 26 paesi introduce la regola d'oro del pareggio di bilancio nelle Costituzioni e prevede sanzioni automatiche contro ogni «violazione del criterio del disavanzo e del debito».L'Italia chiede che dal computo del disavanzo siano scorporate le spese per grandi investimenti pubblici.
EUROBOND ANCORA UN TABÙ ?
La Germania, appoggiata da Olanda, Filandia ed altri paesi ‘virtuosi’, continua a respingere gli eurobond come strumento per risolvere la crisi dei debiti sovrani in Europa. L'Italia chiede di «migliorare il coordinamento» delle emissioni di titoli di debito nazionale e propone che a questo scopo si crei «un meccanismo»per cui gli stati membri riferiscano «ex ante» a Commissione europea e Consiglio i loro piani di emisssioni.

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