Di cosa si discute in Europa per salvare
l’Euro ?
I
paesi europei non sono d’accordo per modificare i trattati che attualmente
esistono; motivo percui si sta lavorando ad un “Patto per il bilancio” che
nasce come accordo «intergovernativo». Questo percorso che, nella sostanza
rallenta i vincoli di integrazione comunitaria, è accolta dalla Commissione
Barroso e dall’Europarlamento solo per un periodo di 5 anni. L’Europa non
lavora più su orizzonti estesi ma su principi a scadenza di tempo.
CORTE DI GIUSTIZIA CONTRO GLI STATI?
La
Germania chiede, e il Consiglio europeo concorda, che ogni paese possa
presentare denunce davanti ai giudici europei contro ii partner che non
rispettano la«regola d'oro» del pareggio di bilancio e il patto sulla riduzione
del debito. L'Europarlamento in questo meccanismo teme il rischio di una fine
dell’Unione:«Stato-contro-Stato». La Commissione teme che l’estensione dei
poteri della Corte andrebbe a scapito dei suoi poteri di vigilanza.
STRETTA
SU DEBITO ?
L'Italia,
dopo la Grecia ha il debito più alto della Unione -al 120% del Pil- ed il Patto
prevede l'obbligo di rientrare verso il tetto del 60% del Pil al ritmo di 1/20
l'anno per la parte eccedente (l’Italia deve quindi ogni anno reperire 45
miliardi di euro). L'Italia che si tenga conto dei «fattori mitiganti o
aggravanti» cioè che si valuti«l'influenza del ciclo economico», ma anche il
livello dell'indebitamento privato e della sostenibilità della spesa
pensionistica. Il processo di riduzione del debito dovrebbe avvenire anche
prevedendo un periodo transitorio (fino al 2014).
COME
CALCOLARE IL DEFICIT ?
Il
Patto fra i 26 paesi introduce la regola d'oro del pareggio di bilancio nelle
Costituzioni e prevede sanzioni automatiche contro ogni «violazione del
criterio del disavanzo e del debito».L'Italia chiede che dal computo del disavanzo
siano scorporate le spese per grandi investimenti pubblici.
EUROBOND ANCORA UN TABÙ ?
EUROBOND ANCORA UN TABÙ ?
La Germania, appoggiata da Olanda, Filandia ed altri paesi ‘virtuosi’,
continua a respingere gli eurobond come strumento per risolvere la crisi dei
debiti sovrani in Europa. L'Italia chiede di «migliorare il coordinamento»
delle emissioni di titoli di debito nazionale e propone che a questo scopo si
crei «un meccanismo»per cui gli stati membri riferiscano «ex ante» a
Commissione europea e Consiglio i loro piani di emisssioni.
Nessun commento:
Posta un commento