LE LIBERALIZZAZIONI DIFFICILI IN ITALIA
Dall'1 gennaio di quest’anno i
negozi, e non solo essi, ma qualsiasi ambiente di lavoro che viene a contatto
con le utenze (banche, agenzie etc.) possano aprire secondo i propri
intendimenti ed i propri interessi nell'ambito delle 24 ore della giornata, anche durante la notte.

La verità è che sulla materia della
concorrenza la competenza è esclusiva dello Stato e pertanto le Regioni, ed
ancor meno i Comuni, non possono impedire questa liberalizzazione della vita
economica.
Gli unici a dover decidere saranno e
devono essere gli imprenditori.Nelle città e nei grossi centri abitati l'iniziativa è stata accolta con grande favore dai
cittadini, soprattutto dai lavoratori, i quali non avevano la possibilità di
andare a fare le loro compere perché quando finivano i turni di lavoro i negozi erano già
chiusi.
Questa liberalizzazione si propone di mettere in rilievo nelle valutazioni degli imprenditori i consumatori e le loro possibili scelte, cioè l’interesse generale, che deve sempre prevalere su quello delle categorie.
Indifferente risulta invece la problematica nei piccoli centri di provincia dove a prevalere non sono i grandi Centri commerciali bensì le tradizionali botteghe, con cui generalmente la gente instaura un rapporto di tipo personale e fiduciario.
Questa liberalizzazione si propone di mettere in rilievo nelle valutazioni degli imprenditori i consumatori e le loro possibili scelte, cioè l’interesse generale, che deve sempre prevalere su quello delle categorie.
Indifferente risulta invece la problematica nei piccoli centri di provincia dove a prevalere non sono i grandi Centri commerciali bensì le tradizionali botteghe, con cui generalmente la gente instaura un rapporto di tipo personale e fiduciario.
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