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martedì 10 gennaio 2012

Interventi in materia previdenziale n. 1

Estratto dalla Circolare INCA 141/2011
Il pro-quota contributivo per tutti
La quota di pensione relativa all’anzianità contributiva maturata a decorrere dal 1° gennaio 2012 verrà, in ogni caso, calcolata con il sistema contributivo. Vale a dire che per tutti i lavoratori con almeno 18 anni di anzianità contributiva al 1995 il calcolo della pensione verrà determinato con il sistema misto:
con le regole del sistema retributivo, la quota di pensione relativa all’anzianità contributiva maturata fino al 31 dicembre 2011. Tale quota, continuerà ad essere calcolata a sua volta, secondo le vigenti disposizioni, in due quote: la quota A sulla base dell’anzianità contributiva maturata entro il 31 dicembre 1992 e la quota B sulla base dell’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 1993 al 31 dicembre 2011;
con le regole del sistema contributivo, la quota di pensione relativa all’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 2012.
Con l’estensione del metodo di calcolo contributivo in pro-quota a tutti i lavoratori, viene meno il limite massimo di rendimento pensionistico. Infatti, l’anzianità contributiva eccedente i 40 anni maturata dal 1° gennaio 2012 sarà, comunque, valutata ai fini della determinazione del trattamento pensionistico. Pertanto, per i soggetti con almeno 18 anni di contributi al 1995, che conseguono la pensione con decorrenza successiva al 2011 sulla base di un’anzianità contributiva superiore a 40 anni, l’importo della pensione potrebbe superare il limite massimo di rendimento pensionistico previsto nel calcolo retributivo (80% della retribuzione pensionabile).
La quota di pensione relativa all’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio 2012 e calcolata con il sistema contributivo potrebbe comportare, comunque, almeno nella maggior parte dei casi, un minor rendimento pensionistico.
(Segue)

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