Estratto dalla Circolare INCA 141/2011
Il
pro-quota contributivo per tutti
La quota di pensione
relativa all’anzianità contributiva maturata a decorrere dal 1° gennaio 2012
verrà, in ogni caso, calcolata con il sistema contributivo. Vale a dire che per
tutti i lavoratori con almeno 18 anni di anzianità contributiva al 1995 il
calcolo della pensione verrà determinato con il sistema misto:
con le regole del sistema retributivo, la quota di pensione
relativa all’anzianità contributiva maturata fino al 31 dicembre 2011. Tale
quota, continuerà ad essere calcolata a sua volta, secondo le vigenti
disposizioni, in due quote: la quota A sulla base dell’anzianità contributiva
maturata entro il 31 dicembre 1992 e la quota B sulla base dell’anzianità
contributiva maturata dal 1° gennaio 1993 al 31 dicembre 2011;
con le regole del
sistema contributivo, la quota di pensione relativa all’anzianità contributiva
maturata dal 1° gennaio 2012.
Con l’estensione del
metodo di calcolo contributivo in pro-quota a tutti i lavoratori, viene meno il
limite massimo di rendimento pensionistico. Infatti, l’anzianità contributiva
eccedente i 40 anni maturata dal 1° gennaio 2012 sarà, comunque, valutata ai
fini della determinazione del trattamento pensionistico. Pertanto, per i
soggetti con almeno 18 anni di contributi al 1995, che conseguono la pensione
con decorrenza successiva al 2011 sulla base di un’anzianità contributiva
superiore a 40 anni, l’importo della pensione potrebbe superare il limite
massimo di rendimento pensionistico previsto nel calcolo retributivo (80% della
retribuzione pensionabile).
La
quota di pensione relativa all’anzianità contributiva maturata dal 1° gennaio
2012 e calcolata con il sistema contributivo potrebbe comportare, comunque,
almeno nella maggior parte dei casi, un minor rendimento pensionistico.
(Segue)
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