Grecia, un paese al collasso
La situazione greca continua a pesare sul futuro degli altri paesi dell'euro (eurozona). Le trattative tra il Governo del premier Lucas Papademos e i creditori privati (banche), rappresentati dal FMI, sono in corso ad Atene: le prospettive sono buone, l’accordo sembrerebbe vicino. I negoziatori stanno lavorando a un’intesa che prevederebbe la svalutazione complessiva del 60-70 per cento e una cedola crescente sui nuovi bond trentennali, che partirà dal 3,1 per cento per poi salire al 3,9 per cento e infine al 4,75.
Atene punta a raggiungere un accordo con i creditori al più presto possibile in modo da ottenere il secondo pacchetto di aiuti dalla comunità internazionale e poter quindi rimborsare i 14,5 miliardi di titoli in scadenza il 20 marzo prossimo.Senza un accordo e senza nuovi finanziamenti la Grecia «fallirà», ossia non potrà pagare nè debiti, nè stipendi nè pensioni, ha fatto sapere il premier Papademos, affermando anche di voler varare una legge per costringere i creditori ad assumersi le perdite oggi concordate.
Evidentemente, a futura memoria.
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