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giovedì 15 settembre 2022

Perché ci ricordiamo di ...

 Solone

Ci ricordiamo di lui (640-560 a.C.) perché ci è stato tramandato di essere stato lui il fondatore della democrazia ateniese.

In realtà egli stava provando di bloccare il passaggio del governo della città dall'aristocrazia all'oligarchia. Il tentavo però non ebbe successo e ciò diede a Pisistrato l'occasione di instaurare la tirannia oligarchica.

All'inizio di questa sfortunata vicenda Solone morì.

Egli era stato il primo degli scrittori ateniesi e di lui vengono conservati ventotto frammenti poetici. Venne giudicata bellissima l'elegia "Salamina" che lo ha riconosciuto come uno dei "Sette Sapienti" dell'antichità.

E' stato Erodoto a ritenerlo il saggio che ha per primo saputo e scritto sul significato estremo del "bene" e del "male" nel racconto del suo incontro con Creso, re di Lidia.

Ai nostri giorni gli odierni studiosi del mondo antico lo apprezzano per la capacità di far scaturire poesia dall'azione politica, come dopo di lui mai più è accaduto nella storia della letteratura occidentale.

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