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mercoledì 14 settembre 2022

La Sicilia nei giudizi di ... (5)

 Giuseppe Fava

 Scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore italiano, ucciso da Cosa nostra. 

Fu personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità e il modo di vivere semplice.

1925 - 1984

"Io penso alla straordinaria sorte del popolo siciliano. Esso si vanta per il mondo a milioni, mai per spirito di conquista, ma per umiltà e fatica, e lo percorrono da cima a fondo, lo frugano instancabilmente in ogni fessura, nazione, città, paese, in mezzo ai grattacieli e in mezzo alle foreste. Infine, se ne tornano a casa. Non c'è, in tutta Europa, un popolo più girovago, nemmeno gli Inglesi,  nemmeno gli Ebrei. E sono i più poveri, i contadini, braccianti, falegnami, barbieri, calzolai, manovali, vanno dovunque per dieci, quindici anni, imparano a parlare inglese, spagnolo, tedesco, e vedono le più grandi città dellas terra. Solo i Siciliani per bene restano a casa ..." (da Sicilia segreta, 1970).


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Salvatore Quasimodo

 Poeta e traduttore, esponente di rilievo dell'ermetismo

1901 - 1984

Ma chi sono questi siciliani? Uomini di bassa statura - dicono - dai capelli neri e agitati, dagli occhi orientali, dagli stinchi da camminatori del deserto. Anche l'antico combattente romano era piccolo di membra, e, agevolmente, con la sua corta spada atterrava i barbari giganti. E anche questo è vero: dove c'è una terra da conquistare, dove si inizia una civiltà, fra i primi accampamenti lungo le rive dei fiumi e dei mari, la prima sera dopo la lotta si ode sempre un canto siciliano ... E ancora: questi siciliani, leali perfino nell'operare il masle, sanno punire i vili, disprezzano gli uomini dal cuore servile, amano la giustizia; e per essa talvolta, hanno dato l'anima alle foreste e alle rupi. Quasi sempre con le loro forze scacciarono attraverso i secoli tutti gli invasori. La Sicilia fu Nazione un tempo, e Siracusa la maggiore città d'Europa. E se l'isola divenne una provincia greca come territorio, fu però Grecia essa stessa, e il suo sangue migliore nutrì la civiltà del tempo di Periche.


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