La Terra sfruttata oltre i limiti
Aria ed acque pulite unitamente a suolo agrario fertile e compositi organismi naturali comunitari, nella società dei nostri giorni, sono sempre più a rischio. L'avidità dei nostri giorni non può che creare povertà e lasciare "indietro", quasi volutamente, molte aree del pianeta dove vivono "esseri umani. Ciò avviene sfruttando la forza dei potenti che lascia indietro milioni, o forse miliardi, di altri esseri umani.
Il finto nazionalismo di tanti nostri politici è fuori luogo se si pensa che il dislivello sociale ed umano di quei poveri-cristi è stato storicamente creato dal colonialismo europeo e dal divario di forza militare conseguente al precedente colonialismo; colonialismo che tuttora si protrae, in forme adulcorate ma evidenti a chi sa leggere le vicende sociali.
L'Occidente, nonostante pure esso possieda al suo interno dislivelli e sacche di arretratezze che rileviamo noi stessi nel Meridione italiano, ha gravi responsabilità sull'era di declino a cui assistiamo di paesi (stati) che si combattono per conquistare spazi e risorse energetiche, ricchezze comuni dell'umanità che -dai paesi più avanzati- vengono consumati ("divorati" sostengono alcuni economisti) ancor prima che queste vengano dalla "natura" rigenerati.
Sta tutto in questa difficoltà di rigenerazione delle risorse che risiede il rischio "ecologico" ed alimentare dell'umanità, le cui conseguenze si colgono in molti aspetti del nostro vivere.
(Segue)
Nessun commento:
Posta un commento