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domenica 25 settembre 2022

Medio Evo e Castelli. Riflessioni sulla natura e sul territorio che raramente sappiamo leggere ed interpretare (2)

 Favorire la tutela   e la valorizzazione del territorio

significa  valorizzare la memoria e la fruizione del presente.

I Castelli, soprattutto quelli della Sicilia interna, quasi sempre, per non scrivere in assoluto, oltre che la funzione militare per il  controllo del territorio, ebbero sempre e quasi prevalentemente un uso "carcerario" ed ancora  -sempre- quello di luogo di esecuzioni capitali. Li si applicava e si eseguiva l'ordine di esecuzione capitale (senza  il confronto o il dibattito fra "pari") disposto dal Signore feudale di turno. Questo tipo di giustizia e di eseciuzioni capitali, che erano ancor meno che sommarie, all'interno dei Castelli feudali e medievali, è durata per secoli e secoli ed è, sia pure inconsciamente, ancora incisa nella sensibilità collettiva.

 Il castello ovviamente, in tutta l'Isola di Sicilia,  ha rappresentato inoltre  un sito di oppressione, simbolo del potere baronale che esigeva lavoro bestiale e ripagato col minimo necessario per la sopravvivenza dell'individuo (frequentemente senza considerare che potesse avere una famiglia da dover sfamare). Si era allora nei così definiti, dagli storici, secoli bui.

 A fronte di quanto sommariamente riportato fino a qui, c'è da apprezzare l'entusiasmo, l'impegno e la dedizione che tantissimi studiosi, amanti della natura e della scoperta dedicano -in anni relativamente recenti- perché i vari castelli (o i resti ed i simboli)  ormai passati  alla competenza dei demani comunali vengano resi fruibili, aperti al pubblico, mediante, ed è il caso di Contessa Entellina, il conferimento della custodia e della fruibilità ad "associazioni" che ne curino il godimento al pubblico nelle forme più varie in relazione allo stato dei siti: e si va dai musei, alle sale conferenze, ai luoghi per spettacoli ed incontri, alle scalate alle vette di rocche scoscese e che nel  tempo andato erano -lungo il percorso- pure fortificate.

 E' inutile ricordare che nella Storia siciliana i castelli, e specificatamente per restare vicino a noi Castello Calatamauro, rappresentano palese e solenne documentazione storica e nel contempo imprescindibile connotazione paesagistica.

 A chiusura della nostra carrellata sulla rilevanza culturale dei castelli siciliani non possiamo sottrarci dall'evidenziare l'impegno e la solerzia dell'Associazione locale, di Contessa Entellina,  "Vivere Slow" che da più anni porta a nuova ed apprezzata curiosità culturale l'intera area etnica e socio-economica che fa da sfondo a Castello Calatamauro. L'avere riscoperto Castello Calatamauro, l'averlo liberato dal timore dell'aspra salita ha comportato l'apertura del nostro territorio alla curiosità e all'apprezzamento di tanti amanti delle escursioni e della natura. Essa merita l'ammirazione e la stima di noi residenti in quest'angolo di Sicilia.

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