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venerdì 16 settembre 2022

Comunità da valorizzare. Ognuno faccia la propria parte

In questa pagina periodicamente tratteremo di Cultura, Economia, Diritti Civili

per la crescita umana. 

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"Il mondo che vorremmo"

  La parola «cultura» è rimasta da alcuni decenni marginale per il futuro del Paese, dell'Italia. Eppure agli occhi del mondo la "cultura" rappresenta l’anima più vera e profonda della storia passata e presente del nostro Paese. Costituisce di fatto un settore economico e produttivo di straordinaria rilevanza, contrariamente a chi pensa che rientri fra le spese di consumo. Essa diventa spesa di consumo se la si trasforma in pura distrazione e/o svago per le masse. Parliamo qui non tanto della grande "Cultura", ma di quella che nei piccoli angoli di Sicilia viene alimentata dall'associazionismo quale è, sotto i nostri occhi locali -a Contessa Entellina-, a modo di esempio, "Vivere Slow", e ovviamente non solo essa. Non bastano infatti Le vie dei Tesori.

Un aspetto cruciale per comprendere la fondamentale importanza della cultura è il ruolo di inclusione, coesione ed emancipazione sociale.  Essa favorisce infatti l’esercizio della cittadinanza attiva, quella consapevole e responsabile.

Dovere dei partiti politici è, dovrebbe essere, di possedere e sviluppare visioni  in merito alla cultura, "visioni" che implichino conseguenze positive che essi, in più casi probabilmente, non sempre sviluppano per carenze di base.

La Cultura, sia ai livelli dei territori ritenuti periferici che nelle città con tradizioni monumentali, è ovunque carburante dell’industria turistica e non solo. Lo si legge nei documenti elaborati dal Dicastero guidato dal ministro Franceschini.

Il Piano nazionale punta sulla promozione della lettura, mette in evidenza  la detraibilità delle spese sostenute per le attività culturali, il sostegno economico diretto alle iniziative di spettacolo dal vivo,  alla committenza di arte contemporanea e storica, alla tutela delle professioni della cultura, alla digitalizzazione del patrimonio artistico e architettonico

 Sono tutte iniziative (e finanziamenti) quasi gridati dal ministro Franceschini che frequentemente restano inutilizzati. Inutilizzo tanto più grave perché sono risorse destinate, in buona misura, alle periferie e alle aree interne dove esiste la marginalità sociale. Proprio come nelle tantissime aree interne della Sicilia.

  Al di là del momento elettorale resta -quindi- urgente promuovere la partecipazione culturale, garantire la più ampia condivisione possibile di patrimonio, di tutti i patrimoni locali che a Contessa E. non sono pochi. E il pensiero va all'eccessiva durata di chiusura dell'Antiquarium di Contessa E. e all'eccessiva lunga durata di chiusura della Biblioteca locale di Contessa Entellina.

 La cultura, lo mette in risalto il documento elettorale del Pd nazionale, è un diritto, universale ed inalienabile, pari ad altri altrettanto importanti diritti per il benessere e l’equità della nostra società, ed è soprattutto fondamento imprescindibile per una autentica e compiuta democrazia. Non esiste democrazia se non si punta alla crescita umana delle aree periferiche e di quelle lontane dalle grandi città.

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