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martedì 6 settembre 2022

Riflessioni su vecchio e nuovo. La politica stenta a riscuotere fiducia

 Ai politici piace sempre, in ogni situazione, immaginare che il Paese deve partire da zero, e che necessita di nuove idee, metodi e visioni. 
  La verità è che nella società degli uomini nessuno mai parte da "zero". 
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 La controversia relativa alla fine della Prima Repubbliva è controversa almeno quanto quella dell'inizio della Seconda Repubblica.
  Non sappiamo dire ad oggi quanti siano stati i cambiamenti di sostanza e di stile rispetto a trenta anni fà. E' certo comunque che la disistima nei confronti della politica e dei politici continua ad essere tanto alta quanto allora, per non dire altissima adesso. La percezione di caos, crisi e declino nel mondo della politica è quella che sta sotto i nostri occhi. E i media temomo che forse poco più del 50% del corpo elettorale si recherà alle urne il prossimo 25 Settembre.

  Ovviamente e per fortuna comunque, tutto è sempre -in ogni tempo- soggetto a mutamenti incessanti. "Il mondo non è che una continua altalena" da qualche parte lo abbiamo letto o forse ascoltato recentemente. I visi dei politici che scorrono nella tv infondono da sempre e nello stesso istante sensazioni di instabilità e irrequietezza, e così continua ad accadere dall'esperienza della Prima Repubblica alla presunta novità della Seconda.

  E' ovvio che passi in avanti sul piano riformistico e su quello sociale si sono conseguiti nell'ultimo trentennio; nei recenti tempi sono spuntate nuove stelle (politiche), nuove visioni e allettanti prospettive politiche; mah, mah... della "rinascita" di stile e di trasparenza ben poco abbiamo finora  visto. 
  La comparsa massiccia dei "populisti" non è certo una novità, ci sono sempre stati sotto varie etichette, prima con simboli monarchici alla napoletana e poi con l'etichetta dell'  "Uomo Qualunque" e poi di altre ancora. Purtroppo le figure populiste si sono moltiplicate nell'ultima legislatura e durante questa di norme, a presupposto di futuri disastri, ne sono state varate tante. 
 Non è improbabile leggere in questi giorni sulla stampa di quanto "vecchia" sia l'abitudine del mondo di autoproclamarsi "moderno" e consapevole di se stesso e del proprio valore. A riprova di ciò, in questi giorni forze politiche o singoli politici rivendicano la loro -presunta- esplicita superiorità sui candidati concorrenti. 
 La realtà ci fa immaginare però che nonostante le tante bravure -auto-proclamate- stiamo andando incontro a situazioni che potrebbero sfociare nell'epocale.

 Il mondo continua ad avere bisogno di veri politici !

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