Zhong Zhong e Hua Hua, sono i nomi delle prime due scimmie clonate con la stessa tecnica della pecora Dolly.
La loro nascita è stata annunciata sulla rivista “Cellˮ dai ricercatori dell'Istituto di Neuroscienze dell'Accademia cinese delle Scienze a Shanghai.
La prospettiva, insieme al timore, che il passo verso la clonazione umana sia ora più corto, ha suscitato molte perplessità nella comunità scientifica.
La prospettiva, insieme al timore, che il passo verso la clonazione umana sia ora più corto, ha suscitato molte perplessità nella comunità scientifica.
A giudizio del cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, «non c'è dubbio che il passaggio dalla prima pecora Dolly ad altri animali e ora persino alla scimmia, ovvero a un primate così vicino all'uomo, rappresenta un autentico attentato al futuro dell'intera umanità. C'è il fortissimo rischio che la clonazione della scimmia possa essere considerato come il penultimo passo, prima di arrivare alla clonazione dell'uomo, evento che la Chiesa non potrà mai approvare».
La pecora Dolly -negli anni '90- è morta di malattia quindi il soggetto clonato potrebbe avere qualcosa che ancora oggi non sappiamo ben definire.
Cosa hanno fatto i ricercatori ?
Finora i tentativi per clonare primati utilizzando il sistema impiegato per Dolly non erano andati a buon fine: avevano permesso di produrre embrioni, che però non riuscivano poi a svilupparsi in animali completi.
La tecnica consiste nel creare un nuovo essere vivente con le stesse informazioni genetiche dell’organismo di partenza.
Nel nucleo di ogni cellula sono racchiuse tutte le informazioni genetiche di un organismo ossia le istruzioni di base per farlo funzionare e sviluppare.
Il trasferimento di nucleo consiste nel prelevare queste informazioni da una cellula e di inserirle in un ovocita (la cellula uovo in uno stadio non completo), da cui è stato rimosso il nucleo originario.
La cellula ibrida viene quindi stimolata, tramite una scossa elettrica, in modo che avvii la divisione cellulare in vitro, fuori da un organismo vivente.
La moltiplicazione delle cellule (blastocisti), è una delle prime fasi dell’embrione.
A questo punto è possibile procedere all'impianto nell’utero della madre surrogata che porterà avanti la gravidanza, fino alla nascita del nuovo individuo.
Si è ottenuto per questa via un clone dell’organismo di partenza, a differenza di una normale fecondazione in cui invece vengono messi insieme il patrimonio genetico della madre e del padre.
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