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mercoledì 31 gennaio 2018

Riflessione. Tutti promettono abolizioni di tasse e sconti di oneri. Dimenticano che la Costituzione promette dignità mediante il lavoro

Capita a tutti nel corso della vita di ripercorrere, di incontrare col pensiero o realmente luoghi, vicende e  persone con cui in anni ormai lontani si è stati in rapporti di vicinanza e di collaborazione. 
A chi scrive queste righe sul Blog è capitato di lavorare per poco meno di venti anni in pianta stabile nel Municipio di Contessa Entellina, fino -quasi- alla fine degli anni ottanta del Novecento.
Nei giorni scorsi è stato lì, in quegli uffici, per qualche ora per trattare una problematica e andando via  ha dovuto fare la riflessione che qui riporta.
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Gli anni sono passati... . Ne sono passati troppi ed  oggi –nel 2018- c’è gente negli uffici del Municipio di Contessa Entellina  (come in tutti i Municipi di Sicilia) che è arrivata alle soglie di compiere 50 anni ed è ancora con rapporto di lavoro precario, con quella sensazione dentro di pensare che ormai ciò che di buono poteva esserci non c’è stato, quella sensazione che, se sei stato precario fino a cinquat’anni, non avrai nessuna possibilità di non esserlo nei prossimi anni, quella sensazione che a tutto ciò cui hai rinunciato vi hai rinunciato per sempre.
Se prima, fino a qualche decennio fa, potevi almeno sognare, sperare... ora ciò in cui speri è –ancora !- che Governo, Parlamento, Assemblea Regionale, Crocetta di turno continuino a concedere proroghe.
Che strani Governi che abbiamo !
Concedono agevolazioni alle aziende che assumono giovani fino ai 35 anni, ma non pensano a  chi 35 anni non ce li ha più, a chi ha dei figli da crescere, da far studiare, l’affitto da pagare, una casa da mantenere, per chi ogni giorno deve fare i conti con il poco lavoro, i pochi soldi, e le tante rinunce per sé e per i propri figli.
Chi si candida a governare il Paese (che si chiami Gentiloni, Salvini o Di Maio) che progetto ha per chi è arrivato a cinquant’anni e intrattiene con la Pubblica Amministrazione un contratto di “precariato” ?
Davvero i Crocetta di turno pensano che tutto questo non abbia ripercussioni psicologiche sui cittadini che venticinque/trent'anni fa si sono fidati che prima o dopo il loro rapporto di lavoro sarebbe stato consolidato ?
Il disagio economico di chi arriva a cinquant’anni con un rapporto di lavoro “precario” non si traduce anche in un disagio familiare e affettivo?

La Costituzione Repubblicana garantisce dignità a tutti i cittadini; ma chi è precario nel lavoro, è inevitabilmente precario anche nella vita. 
Quanto appaiono ridicoli i vari Renzi, Berlusconi ed i loro alleati che in queste settimane si prodigano in promesse di tasse abolite, di “sconti” e altri gadget propagandistici ! 
Dimenticano però che l’urgenza che brucia nel Paese è il lavoro., il lavoro vero e stabile. 

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