Il Pd che diventa
PdR (partito di Renzi)
ENRICO LETTA, già premier
«Sono attonito per quel che è accaduto. Sia per il merito che per il metodo: durante questo fine settimana si è consumata una vicenda dai contorni tragici».
«Leggo i sondaggi e non soltanto per quelli, sono preoccupato».
Nel rapporto con l’opinione pubblica questa vicenda si traduce in un altro insperato e immeritato regalo a Berlusconi e ai Cinque Stelle. Una incredibile corsa verso l’abisso».
BEPPE SALA, sindaco di Milano
"Matteo Renzi s'è preso molto, a questo punto dipende da come usciremo la mattina del 5 marzo per capire se questa scommessa la vincerà o meno. Certamente si è messo una truppa che gli è molto fedele".
"era nel suo diritto farlo: è vero che Renzi è il segretario del Pd e ha vinto largamente le primarie, è vero anche che le primarie danno una rappresentazione delle forze all'interno del Pd, ma nella composizione delle liste io mi sarei aspettato che si rispettassero un po' più gli equilibri e i pesi che sono nati dalle primarie".
"E' chiaro che se va bene Renzi poi sono contenti tutti, ma se va male ha comunque aperto un nuovo mondo: dove lo porterà, chissà".
Ipotesi di coalizione trasversali dopo il 4 marzo, magari anche con Forza Italia, come sostengono i detrattori di Renzi? "Io mi auguro di no perché credo che il primo punto sia la difesa del Partito Democratico, prima dei suoi protagonisti, prima di tutti noi".
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