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giovedì 18 gennaio 2018

Sicilia. Da qui tutti vanno via, nemmeno gli immigrati dall'Africa si propongono di restare

La Sicilia non è in condizione di sfamare i suo figli. 
Sono 744mila i siciliani iscritti all'AIRE e tenendo conto che la Lombardia ha i doppio della popolazione residente scopriamo che l'isola è la regione col maggior numero di cittadini che vivono all'estero, molti in più -appunto- della Lombardia che ne ha solamente 422mila.

Potrebbe trattarsi di ovvietà stante che  il 1860 dell'Unità d'Italia costituisce la data di nascita del flusso inarrestabile dell'emigrazione per l'intero Sud, bloccato solo per fini di potenza militaresca dal fascismo e poi sempre più inarrestabile.
Eppure c'è una novità.
Dall'isola vanno via due laureati su tre, e la metà di essi si è laureata al Nord. Significa che la parte più dinamica della popolazione scappa via da una realtà che non ha voglia di riscatto: Cuffaro, Lombardo, Miccichè e .... altri sempre preferiti nelle urne.

Fossero solo gli studenti  ad andare via. No.
In Spagna si sono trasferiti secondo il Rapporto Italiani nel mondo poco meno di 12mila siciliani. Di essi la gran parte sono pensionati che là dimezzano la tassazione, che come chiunque sa bene, è la più feroce del continente. 
Gli altri paesi che vedono pensionati siciliani (e pure dal resto dell'Italia) che sfuggono alla tassazione del nostro Governo e trasferiscono la residenza altrove, dopo la Spagna, sono la Grecia e quindi la Tunisia. 

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