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sabato 27 gennaio 2018

Contessioti. Si è tali se si conosce -almeno- il mondo entro cui si vive (5)

Alla ricerca degli Elimi
di Entella

Abbiamo affrontato nelle precedenti scorrerie nei tempi preistorici della nostra isola, che appaiono piuttosto nebulosi per non dire oscuri, la dimensione etnografica degli Elimi (e non solamente la loro).

Nel corso del Novecento ha avuto una relativa fortuna la tesi di una origine orientale (troiana) degli Elimi, anche perchè appariva suggestiva. I dati archeologici e le riflessioni degli studiosi però non sono tutti propensi ad avallare la tesi.

A) Sembrano infatti labili gli argomenti culturali e linguistici che attribuirebbero una correlazione fra le anse a forma di maschera umana proprie dell'ambiente elimo ed i coperchi antropomorfi rinvenuti nell'area dell'antica Troia. Gli studiosi, ad oggi, non hanno trovato alcun nesso fra le due classi di manufatti messi a confronto.

B) L'asserzione di Ellanico ( Mitilene, 490 a.C. circa – Atene, 405 a.C. circa; uno storico greco antico) su una origine italica degli Elimi, negli anni più vicini a noi, va trovando pertanto maggiori consensi fra gli studiosi. Gli elimi sarebbero fra i primi (arcaici) popoli immigrati in Sicilia fra il II ed il I° millennio, e la questione continua comunque a restare aperta. In quanto vexata quaestio  si arricchisce peraltro dell'ipotesi dell'origine etrusca degli abitanti di Entella, Segesta ed Erice.

C) Secondo alcuni studiosi l'ipotesi che gli Elimi provenissero da Troia è stata raccolta -senza molta ricerca- da Tucidide nel V secolo quando era in corso la guerra Atene/Siracusa ed erano passati almeno sette secoli dal loro arrivo nell'isola. 
I "diffidenti" fanno rilevare che l'ateniese Tucidide parla di Elimi (troiani) congiuntamente a Focesi (Ioni) che sarebbero scappati da Troia. Sulla presenza di Focei (Focesi e quindi "greci") in Sicilia occidentale sono parecchi gli storici che ne parlano. 
Molti insinuano però che Tucidide abbia avuto un interesse politico a fondere gli Elimi (troiani) con i Focesi (Ioni). 
Esisteva in quel V secolo di Tucidide una amicizia/alleanza fra Atene e Segesta e lo storico ateniese menzionando nelle vicende degli Elimi i Focesi (compagni di emigrazione dei troiani Elimi)  inseriva elementi di propaganda contro i greci di Siracusa, che invece erano Dori. Viene fuori -in un certo senso- un Tucidide meno storico e meno scientifico, a favore di un Tucidide propagandista della causa ateniese. 
A monte di questo presunto accorgimento esisterebbe una versione di Erodoto che includerebbe le arcaiche realtà ioniche (e quindi Focesi) e contestualmente alleate di Atene.
In pratica la cultura ateniese del V secolo riteneva i troiani storici popoli pre-ellenici e gli Elimi di Sicilia -in comunanza con gli ateniesi contro Siracusa- di matrice ionica e quindi attici-focesi.
D) La versione ora esposta viene contestata da molti studiosi che non condividono la visione attico-centrica degli elimi-troiani. 
Plutarco, vissuto agli albori dell'Impero romano, riferisce che Eracle -un semidio della mitologia greca, protettore di Siracusa -"si sarebbe adirato contro gli atenesi, perchè si alleavano con gli Elimi, discendenti dei troiani, la cui città egli aveva distrutto"-.
Il greco Plutarco contesta -quindi- la visione attico-centrica (greca) ottenuta con la sovrapposizione sulle origini degli elimi da una origine troiana e da una origine focea.

Che dire ?
Storicamente Atene non è stata una potenza colonizzatrice, però seppe coltivare i suoi interessi  strategici nel Mediterraneo con sistemi sofisticati che affermavano rapporti d'amicizia con popolazioni con cui sviluppava comunanze di interessi, compreso il recupero del mito ellenico e/o ionico. 

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