Il reato contestato dagli inquirenti è quello di
violazione dell'articolo 90, comma 2, del Testo Unico 570/1960, che punisce da due a
cinque anni «chiunque forma falsamente in tutto o in parte liste di elettori o
di candidati» e chiunque usa gli atti falsificati, alterati o sostituiti, anche
se non ha concorso alla falsificazione.
Il Sole 24Ore
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