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giovedì 12 novembre 2015

Hanno detto ... ...

MATTEO RENZI, premier
"Non è di sinistra fare piccoli partiti che non vinceranno mai"

GAD LERNER, giornalista
Il governo di Passos Coelho è stato sfiduciato dall’Assemblea della Repubblica, il Parlamento monocamerale del Portogallo. A più di un mese di distanza dalle elezioni, in cui l’alleanza conservatrice era arrivata sì prima ma senza maggioranza, il tentativo del presidente della Repubblica di proseguire con un governo conservatore di minoranza si è scontrato con la compattezza dei socialisti. Il PS portoghese ha seguito la linea del suo leader, l’ex sindaco di Lisbona Antonio Costa, che per la prima volta nella storia non ha escluso di governare con l’appoggio, molto probabilmente esterno, della sinistra radicale. Il Blocco di sinistra, formazione alleata di SYRIZA e Podemos, così come l’alleanza tra comunisti e verdi sosteranno con i loro voti l’esecutivo socialista. Il presidente della Repubblica Cavaco Silva, che, nonostante l’intesa della nuova maggioranza in Parlamento, aveva affidato l’incarico di governo a Passos Coelho, potrebbe ancora sciogliere l’Assemblea della Repubblica, un’eventualità però improbabile. In Portogallo la destra filo-Merkel, al di là dei superficiali commenti iniziali, ... , aveva subito una pesante flessione. La coalizione di Passos Coelho, che si era unita in un’unica lista per arrivare prima davanti ai socialisti, aveva perso oltre 13 punti percentuali, assestandosi poco sopra al 38% dei voti. La sinistra progressista, unita, ha invece ottenuto più del 50%, come dimostrato anche dal chiaro voto di sfiducia a Passos Coelhio, 123 a 107


ENRICO ROSSI, presidente regione Toscana
 Un tempo, con la selezione della classe dirigente, uno diventava sindaco perché aveva fatto un certo percorso, non perché nuovo.

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