La partita di calcio amichevole tra Turchia e Grecia,
come ben sappiamo, si è svolta lasciando nell'immaginario del mondo
i fischi ed i cori esplosi durante il minuto di silenzio in onore
delle vittime degli attentati di Parigi dello scorso venerdì.
Il commissario tecnico della selezione turca,Fatih Terim, adesso spiega:
“Come si può non rispettare un minuto di silenzio per le vittime degli attacchi? - si è chiesto Terim in conferenza stampa – È così difficile? È molto importante omaggiare quelle vite. Lo sport è uno degli strumenti più importanti che si possono utilizzare per diffondere pace e fratellanza, e la minaccia terroristica ci getta nello sconforto, facendoci riflettere”.
Sulla questione è intervenuta pure la Federazione Turca che ha
tenuto a precisare che i sostenitore turchi non volevano
mancare di rispetto a nessuno, ma si sono sentiti messi
in secondo piano visto che lo scorso
10 ottobre ad Ankara due kamikaze si sono fatti esplodere
causando 120 morti e 200 feriti.
“In quella circostanza siamo stati noi a dover richiedere alla Uefa di poter giocare con il lutto al braccio, con le vittime francesi, invece, l’Uefa si è mossa autonomamente. Sembra che ci siano morti di Serie A e morti di Serie B e questo non è accettabile: bisogna rispettare i sentimenti di tutte le persone”.
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