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martedì 24 novembre 2015

CONOSCERE CONTESSA: notizie su eventi e personaggi (periodo1921 - 1940)

La cronologia degli eventi locali del periodo 1921 - 1940, recentemente pubblicata da "ilcontessioto", è stata messa a disposizione dei lettori come strumento utile per stimolare, con le fonti che ciascuno ha a disposizione, l'approfondimento degli argomenti di particolare interesse. Di seguito sono brevemente riportati testi e fonti utili a tal scopo, già pubblicati da "IlContessioto", "L'Araldo" e Associazione Culturale "Nicolò Chetta", testi disponibili per la consultazione presso la sede del Centro Culturale Parrocchiale (tra parentesi testi e titolo di documenti da consultare).
-    Anno 1922: Donna Chiara Mulè Sammartino vende il feudo Castello ad Antonino Riggio. (Cronologia della proprietà e notizie sul castello di Calatamauro  nella monografia di Atanasio Schirò "L'antico castello di Calatamauro", pubblicata a Palermo nel 1887, riportata integralmente nel volume "Contessa Entellina ," ristampa anastatica realizzata dal Comune di Contessa Entellina nel 1995).
-    Anno 1923: Pubblicata a Palermo la monografia di Alessandro Schirò "Guida illustrata delle colonie albanesi di Sicilia - Contessa Entellina", riportata integralmente nel volume "Contessa Entellina ," ristampa anastatica realizzata dal Comune di Contessa Entellina nel 1995).
-    14 febbraio 1923: Muore nella Badia Greca di Grottaferrata padre Sofronio Gassisi, direttore del periodico “Roma e l’Oriente”, paleografo, liturgista e anticipatore dell’ecumenismo. Era nato a Contessa nel 1873. Gli è stata dedicata una giornata culturale a Contessa il 3 settembre 1995.
Nato a Contessa Entellina  il 21 aprile 1873, entra nel Monastero di S. Maria di Grottaferrata come alunno e probando monastico nell'aprile del 1883. Manifesta subito la sua  tendenza allo studio, in modo particolare nelle materie ecclesiastiche orientali. Compie con lode tutto il corso regolare del ginnasio, entra al noviziato nel 1890 ed é ordinato sacerdote nel 1899.
Mentre é ancora studente gli viene affidata la cura della ristampa dei “menei” greci, attorno ai quali avevano collaborato Pitra, Cozza Luzi ed altri dotti. Il suo lavoro supera quello dei suoi predecessori, data la sua grande preparazione e la sua grande competenza in materia.
E’ uno dei fondatori e dei principali collaboratori del periodico "Roma e l'Oriente". Lascia diversi studi di liturgia e paleografia.
Nel 1919 é nominato Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali e da tale anno fino al 1920 priore di governo della Badia, pur mantenendo sempre l'ufficio di bibliotecario e di archivista.
Con altri suoi confratelli contribuisce al recupero del rito, degli studi e delle tradizioni monastiche.
La sua formazione eminentemente monastica contribuisce alla rinascita religiosa e spirituale della "nuova" Badia, per la quale lavora con l'esempio, con la preghiera e con lo studio fino alla sua morte, avvenuta il 14 febbraio 1923.
- Primo novembre 1934: padre Cosma Buccola, primo jeromonaco basiliano delle comunità italo-albanesi, muore nella Badia Greca di Grottaferrata. Nato a Contessa Entellina l’11 novembre 1869, nel mese di aprile del 1883, con  Salvatore Gassisi, raggiunge la Badia Greca di Grottaferrata per entrare nel probandato monastico e iniziare l’educazione religiosa e gli studi per diventare jeromonaco. Fatta la professione monastica nel 1889, prende il nome Cosma ed è ordinato sacerdote l’8 aprile 1893.
E’ il primo italo-albanese alunno, probando, novizio e membro della Comunità monastica basiliana della Badia Greca di Grottaferrata.
Nell’ambito della Comunità monastica gli vengono conferiti vari incarichi ed assolve i suoi compiti con dedizione, capacità e diligenza: è Prefetto dei giovani, Maestro dei novizi, Direttore della tipografia poliglotta, assiduo collaboratore dell’abate Pellegrini, protagonista della programmazione e dello svolgimento delle solenni celebrazioni organizzate per il nono centenario  (1904) di fondazione della Badia. Muore in Badia il primo novembre 1934.
- 28 febbraio 1926: Muore a Contessa il can. Nicolò Genovese, parroco latino, poeta e scrittore, autore di molte opere in gran parte pubblicate.
Nato a Contessa il 14 maggio 1856, segue gli studi nel seminario arcivescovile di Monreale, dove si distingue per impegno e intelligenza.
Ordinato sacerdote nel 1879, svolge il suo ministero nella chiesa latina di Contessa Entellina, dove é nominato parroco nel 1895.
Si dedica all’insegnamento privato e partecipa alla vita sociale del paese natio come consigliere e assessore comunale.
A 18 anni comincia a collaborare con giornali e periodici letterari pubblicando suoi elaborati in versi ed in prosa, suscitando ammirazione e interesse da parte di molti scrittori e letterati contemporanei, con i quali tiene una continua corrispondenza epistolare, che documenta la stima e la notorietà, conquistata nel mondo letterario.
Le ammirevoli doti di scrittore e poeta del Genovese sono rese note anche sia da articoli sulle sue opere, apparsi su vari periodici letterari, sia da testi di presentazione delle sue opere.
La sua vita e le sue opere sono state ricordate nel corso di una giornata culturale, organizzata a Contessa Entellina il sei settembre 1984 dalla Associazione culturale “Nicolò Chetta”. Gli Atti della giornata culturale sono consultabili presso il Centro Culturale Parrocchiale.
-  26 ottobre 1937: Con la Bolla “Apostolica Sedes” il Papa Pio XI istituisce l’Eparchia di Piana degli Albanesi. I fedeli di rito greco di Contessa passano sotto la giurisdizione ecclesiastica della nuova diocesi bizantina.
A questo evento è stata dedicata una giornata culturale a Contessa il 31 agosto 1997, documentata con la pubblicazione degli Atti "60° anniversario di istituzione dell'Eparchia di Piana degli Albanesi e del Monastero Esarchico di S. Maria di Grottaferrata: testimonianze e contributi dei contessioti nelle due istituzioni".
Gli Atti, consultabili presso il Centro Culturale Parrocchiale, possono risultare interessanti per qualche lettore ed a tal scopo di seguito sono elencati i titoli dei testi riportati:
*   Schema di iconostasi, Presentazione (mons. Enrico Galbiati), Saluto e comunicazioni del sindaco      (A. Lala)
*   Eparchia di Piana degli Albanesi: 6o anni di istituzione e 500 anni di storia (mons. Sotir Ferrara),      Mille anni della Badia Greca di Grottaferrata e 60 anni del Monastero esarchico di S. Maria di        Grottaferrata (archimandrita padre Marco Petta)
*   Contributi e testimonianze dei contessioti nell'Eparchia di Piana degli Albanesi e nella Badia            Greca di Grottaferrata (Calogero Raviotta)
*   Papas Jani Di Maggio (Sara Di Maggio)
*   In ricordo di papas Jani Di Maggio (Antonio Ragusa)
*   Papas Matteo Sciambra (Katia Sciambra)
*   Ricordo di papas Lino Lojacono (Antonio Castello)
*   Papas Michele Lojacono nei ricordi di Narduci (Leonardo Lala)
*   Padre Lorenzo Tardo (Nicola Tardo)
*   Sacerdoti della Chiesa Greca di Contessa (Calogero Raviotta)
*   Iniziative e pubblicazioni dell'Associazione "Nicolò Chetta", Contessa Entellina: comunità italo-       greco-albanese.
I lettori del blog hanno avuto già occasione di conoscere alcuni sacerdoti sopra citati sia dell'Eparchia sia della Badia Greca. Anche alle due istituzioni ecclesiastiche "ilcontessioto" ha già dedicato dei testi, per cui può risultare opportuno riportare di seguito solamente la "Presentazione" di mons. Galbiati, che riassume brevemente e chiaramente il significato della giornata culturale dedicata alla Eparchia di Piana ed alla Badia Greca.
 “L’esistenza in Italia di numerose comunità di cittadini di origine albanese, che per secoli hanno conservato, insieme al ricordo dell’antica patria, la lingua, le costumanze e specialmente il rito bizantino-greco, é un fatto certamente provvidenziale. Lo possiamo affermare in considerazione degli avvenimenti ecumenici di questi ultimi decenni.
Come felicemente si é espresso Giovanni Paolo II, la Chiesa ormai deve respirare con due polmoni: con la spiritualità dell’occidente latino e con quello dell’oriente cristiano, erede dei Padri e dei Santi della cristianità antica.
Ebbene, l’oriente cristiano l’abbiamo qui in casa. Solo é necessario che sia conosciuto e, in primo luogo, apprezzato, amato e difeso dagli stessi Italo-albanesi.
E’ a questo scopo che, fra le altre attività, si celebrano giornate culturali, come quella dedicata al 60° anniversario della istituzione nel 1937 dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, vera barriera contro il pericolo della perdita d’identità, ed al 60°  della elevazione al grado di Monastero Esarchico della Badia di Grottaferrata, che da mille anni rappresenta la permanenza del rito greco alle porte di Roma.
Inoltre, celebrandosi proprio a Contessa Entellina tale giornata culturale, la memoria storica ha opportunamente suggerito di commemorare gli illustri sacerdoti e monaci contessioti, che per l’attività religiosa e culturale si sono resi benemeriti sia della comunità italo-albanese, sia del Monastero di Grottaferrata".
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Nota - Sacerdote e studioso della Diocesi Ambrosiana (Docente emerito dell’Università Cattolica e Prefetto emerito della Biblioteca Ambrosiana) e della Chiesa  bizantina e dell’ecumenismo (Archimandrita onorario dell’Eparchia di Piana degli Albanesi e assistente ecclesiastico dei fedeli cattolici di rito bizantino residenti nella diocesi di Milano).

(conoscere Contessa 3: 1921 - 1940,  continua)




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