La religione che ragiona per principi, per leggi naturali ed altro, diventa ideologia e si allontana drammaticamente dall’uomo.
La vera fede e l’etica conseguente, non stanno in alto al di sopra dell’uomo ma in basso nei suoi bisogni, nella sua dignità, nella sua libertà, più ancora che nella vita stessa che infatti è intesa in senso ideologico e mai reale.
La morale e la fede non esprimono un grado di adesione a principi trascendenti, ma il riflesso delle scelte sul piano immanente, sul piano relazionale.
Solo lo sguardo degli altri, il loro umore, il loro tono di voce, il loro modo di respirare, ci dicono se quel che stiamo facendo è morale o no, se è giusto oppure no.
Gli altri danno un senso al nostro tempo ed alle nostre energie, gli altri sono l’unico strumento per l’armonia e la pace, l’unico ponte per raggiungere Dio.
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