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martedì 27 settembre 2011

Corbellerie in libertà. La regione è finanziariamente e politicamente un disastro: la colpa è di Roma, dice Armao

Una persona è seria se si assume le responsabilità del proprio operato e se nei confronti degli altri non cerca stupide giustificazioni a discarico del proprio agire.
L'assessore Gaetano Armao è una persona che sapiamo seria ma che da quando svolge il ruolo di governo suscita "risate" in chi ascolta le dichiarazioni pubbliche (che sono diverse da quelle private).
Il rating della Regione è stato declassato ? è colpa del declassamento del debito pubblico dello stato, non della perdità di credibilità della Regione sulla capacità di poter restituire il "suo" debito ! Lo dice Armao.
La Regione continua a stabilizzare gente, ultimi sono i dipendenti degli Enti parco delle Madonie, dei Nebrodi e dell’Etna, segno evidente che l'assurda cifra di 1,7 miliardi per retribuzioni continuerà a crescere, invece di decrescere come esigono le società di "rating"; ma si sà quelle assunzioni, che graveranno sul bilancio, sono colpa di .... Roma !
Se poi la spesa pubblica della nostra Regione è tra le più alte e con essa il debito pubblico regionale ecco che  Gaetano Armao, anche in questo caso va sulla difensiva: “Il declassamento del rating di molte istituzioni pubbliche italiane - e tra queste della Sicilia - è la prevedibile e diretta conseguenza della caduta di credibilità, finanziaria e non, del nostro Paese, dell'Italia".
"Le responsabilità politiche ed amministrative di tutto ciò vanno trovate nel Governo nazionale che ha sottovalutato il problema fin dal suo insediamento”. Cosa c'entri il debito regionale (attestato a 5 miliardi ed in procinto di passare a 6 miliardi di euro) con quello nazionale Armao non lo spiega. Per lui la gente è tutta ignorante e quindi le corbellerie si possono dire in piena libertà.

La regione aumenta a dismisura i consulenti con aggravio di spesa e con una contraddizione in termini se si pensa che gli assessorati sono guidati da tecnici esterni e non da politici, e che quindi non dovrebbero necessitare dei professionisti "consulenti", ebbene, la credibilità di non saper ridurre il "debito" dipende, secondo Armao, da ciò che accade a Roma.
La  regione non utilizza al meglio i fondi europei, restituendoli per incapacità di spesa e programmazione politica, ebbene, la perdità di credibilità per carenza di capacità e competenza dipende, per in nostro Armao, da Roma.
Siamo retti -a Palermo come a Roma- da mezze cartucce; questa è la verità.


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