di Nicola Graffagnini
Quest’anno durante il solito mese di Agosto passato al mio paese, finalmente sono riuscito a visitare la nostra biblioteca comunale, ero infatti curioso di confrontarmi con i ricordi di adolescente.
Debbo dire che un bel gruppo di ragazzi miei coetanei scoprimmo la biblioteca grazie al nostro Parroco Papas Jani Di Maggio che riusciva a interessarci alternando sapientemente attività ludiche e culturali insieme alle solite attività di catechismo.
Debbo dire anzi che il catechismo come lo facevamo noi non era affatto noioso perché durava poco e potevamo subito dopo giocare nei locali attigui alla chiesa e non solo … , alle 17 c’era puntualmente la merenda che ci aspettava nel piccolo cortile della Chiesa e Papas Jani nel contempo, ci intratteneva con qualche pensierino della sera, di solito una riflessione religiosa per la settimana.
Ma non finiva qui, ogni Sabato alcuni di noi, avevamo l’appuntamento con lui davanti la biblioteca comunale che dirigeva. La biblioteca allora era ospitata nei locali comunali al piano terra lato Via Skanderberg.
Mi ricordo quando il parroco ci accompagnò per la prima volta in biblioteca e ci lasciò liberi di scorazzare in mezzo agli scaffali pieni di libri invitandoci a sceglierne uno da portare a casa per leggere.
Pian pianino ci trasmise con molta delicatezza il piacere della lettura e della scoperta individuale ma anche quello della riflessione sul libro letto.
Mi ricordo di avere continuato le letture per mio conto anche durante gli anni del Seminario, a Grottaferrata avevo infatti il permesso di andare nella grande biblioteca che diresse Don Sofronio Gassisi, fratello del nonno materno Gaspare ( vigliaccamente ucciso alle spalle, durante un abigeato nel Gennaio del 1925).
Successivamente, ritornato in paese mi ricordo di avere scoperto per mio conto la letteratura americana pubblicata dall’editore Einaudi, erano i volumi che si distinguevano anche da lontano, con la copertina in campo bianco e un sottile filo rosso che delimitava il titolo e l’immagine sottostante ,ma anche la giovane letteratura italiana del dopoguerra, “ Lavorare stanca“ di Cesare Pavese, ma già mi ero diplomato e in città avevo trovato il primo lavoro per mantenermi all’Università.
Per curiosità ancora una volta ho percorso la fila degli scaffali alla ricerca di qualche libro che mi ricordasse qualcosa di quei tempi, ricordo ancora che a volte Papas Jani durante la merenda in cui eravamo tutti presenti, ci comunicava l’itinerario di una gita, fu così che una sera partimmo con mezzi di fortuna ( un camion con l’autostop ) verso il Monte Genuardo per ammirare tutti insieme l’alba dal tetto della Sicilia, una bella avventura e una mia slogatura.
Avrei voluto consultare il Registro dei prestiti di quegli anni per verificare esattamente il tipo di libri che leggevamo ma il giovane impiegato della biblioteca mi ha aperto le braccia e mi ha spiegato che quel Registro non viene conservato in biblioteca ma negli Uffici del comune.
Voglio sperare che un giorno o l’altro, appena avrò il tempo di ritornare a visitare la Biblioteca Comunale, riuscirò a trovare il Registro dei prestiti della gestione di Papas Jani Di Maggio, per confrontare con i documenti scritti e i libri a portata di mano, i mie ricordi delle prime letture.
Nicolò Graffagnini
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