Per gli aspetti di risanamento economico-finanziari l'Italia viene ormai dalla stampa internazionale paragonata più alla Grecia che alla Spagna. Quest'ultimo paese sta meticolosamente serguendo le prescrizioni europee per uscire dalle difficoltà mentre Italia e Grecia cercano di fare "i furbi", di inventare entrate di bilancio inesistenti, di fare insomma i "levantini".
Vediamo come sta la Grecia.
Una nuova stangata è in arrivo, da tempo sottoposti ad una serie di provvedimenti di austerità per cercare di uscire dalla crisi dei conti pubblici aggravata da una congiuntura economica in affanno. Questa volta la misura, che mira al contenimento del deficit 2011, riguarda gli immobili: a gennaio 2012 entrerà infatti in vigore una tassa, con la durata di 2 anni, sulle proprietà immobiliari. Quattro euro per metro quadrato di proprietà che, secondo le stime del governo di Atene, dovrebbero fruttare circa 4,00 miliardi. Anche alla politica però verranno chiesti sacrifici: sia gli eletti dell'amministrazione centrale sia quelli delle amministrazioni locali, saranno infatti chiamati a versare alla 'causa anti-default' un mese dei loro stipendi. Una nuova 'sforbiciata sociale' dunque, che incassa subito l'ok di Bruxelles.
La stangata sulla casa appare destinata a sollevare nuove polemiche e, soprattutto, nuove proteste. In un quadro sociale già teso che, anche l'altroieri sera a Salonicco, è esploso in contestazioni piazza sfociate in scontri con le forze dell'ordine. «Il momento è difficile - ha spiegato ieri il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos -. Settembre e ottobre saranno mesi infernali». La priorità è centrare i target di risanamento 2011 e 2012, considerando un gap di deficit di 17,1 miliardi per quest'anno. Venizelos ha quindi invitato le forze politiche, le opposizioni e la popolazione a «parlare con una voce sola» e trovare quindi unità di intenti per uscire dalla difficile crisi del Paese.
«Le decisioni del governo greco - ha rilevatoto Bruxelles - inclusa quella relativa alla tassazione degli immobili, vanno incontro all'esigenza di raggiungere gli obiettivi di consolidamento dei conti pubblici».
La stangata sulla casa appare destinata a sollevare nuove polemiche e, soprattutto, nuove proteste. In un quadro sociale già teso che, anche l'altroieri sera a Salonicco, è esploso in contestazioni piazza sfociate in scontri con le forze dell'ordine. «Il momento è difficile - ha spiegato ieri il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos -. Settembre e ottobre saranno mesi infernali». La priorità è centrare i target di risanamento 2011 e 2012, considerando un gap di deficit di 17,1 miliardi per quest'anno. Venizelos ha quindi invitato le forze politiche, le opposizioni e la popolazione a «parlare con una voce sola» e trovare quindi unità di intenti per uscire dalla difficile crisi del Paese.
«Le decisioni del governo greco - ha rilevatoto Bruxelles - inclusa quella relativa alla tassazione degli immobili, vanno incontro all'esigenza di raggiungere gli obiettivi di consolidamento dei conti pubblici».
Nessun commento:
Posta un commento