Le strade di accesso a Contessa Entellina somigliano a questa foto |
Sergio Parrino ci ha provato; le ha tentate tutte: pensava che allineandosi sulle posizioni di Miccichè, sottosegretario berlusconiano con delega per il CIPE, sarebbe stato, avrebbe mostrato tutte le potenzialità del bravo sindaco. Come se un cittadino della Repubblica possa definirsi "in gamba" in relazione all'etichetta partitica che si porta addosso.
Egli -dicevamo- ci ha provato, ha lasciato infatti dopo poche settimane dall'elezione a sindaco i suoi amici pd (trascinandosi solamente qualcuno a cui interessava l'indennità di carica) che lo avevano sponsorizzato ed è divenuto berlusconiano.
-Riteneva di dover realizzare il "risanamento" di un secondo lotto del vecchio centro storico (cosa riuscita per il primo lotto a Piero Cuccia, pur essendo uomo di Sinistra), ma si è infilato in un tunnel da cui non si vede sbocco;
-Riteneva di dover ristrutturare e poi gestire (almeno per un quinquennio) l'asilo nido di via Palermo, ma è riuscito a farsi collocare in graduatoria fra i primi posti degli "esclusi".
Si, costui ", il sindaco, col salto della quaglia" ha mostrato di essere un tipico siciliano: le cose si ottengono se si hanno amici in paradiso.
Costui -è da presumere- sa ben poco su cosa sia lo spirito repubblicano, il senso civico, e la funzione della politica.
Ma lasciamo stare il nostro sindaco, in quanto non vogliamo aggiungere nostre critiche a quelle che già raccoglie sulla piazza di Palazzo Adriano che qualche settimana fà lo ha gratificato con massicce quantità di volantini.
Asili nido: Servizio pubblico
In Sicilia degli asili nido se ne parla spesso come tematica importante ma non fondamentale.
Quella degli asili nido infatti viene vista come un’opportunità da dare ai genitori ma non come un doveroso servizio. Gli asili nido sono infatti introvabili per i genitori siciliani. I dati parlano chiaro:
-Soltanto il 5% dei bimbi siciliani è andato in un asilo nido pubblico o convenzionato sia per la mancata domanda da parte dei genitori sia per l’oggettiva difficoltà nel reperire un posto disponibile.
-A sostegno di questa situazione d’arretratezza meridionale giungono anche i dati Istat riferiti al 2009. Mentre dal 2004 al 2009 l’offerta di “asili” in tutto il territorio nazionale è aumentata del 34% al Sud si è rimasti indietro. Per l’anno 2009/2010 ben il 77% dei comuni del Nord Est erano coperti dal servizio mentre il Sud rimaneva fermo al 21%.
-Palermo, il capoluogo, a fronte di 1.400 richieste da parte delle famiglie mette in campo solamentei 830 posti disponibili. Senza calcolare che i bambini in età da asilo nido in città sono quasi 20.000.
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