LO SCIOPERO IN SICILIA
A Palermo ci sara’ alle 9 il concentramento in piazza Croci; da qui partira’ il corteo verso piazza Verdi dove parlera’ il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. A Catania il programma prevede il concentramento alle 9 in piazza Bellini e, dopo il corteo, il comizio della segretaria nazionale Cgil Serena Sorrentino, alle 11.30 in piazza Manganelli. A Messina concentramento alle 9.30 in piazza Antonello, poi il corteo e il comizio, in piazza Lo Sardo, della segretaria generale della Cgil Sicilia, Mariella Maggio. Ad Agrigento ci sara’ alle 10.30 un concentramento in piazza Cavour con comizio di Antonio Riolo, della segreteria regionale Cgil. E ancora: sit in dalle 10 davanti alla prefettura di Caltanissetta, dove parlera’ il segretario generale della Flai Sicilia, Salvatore Tripi, mentre ad Enna la manifestazione , che si terra’ in piazza S. Francesco a partire dalle 10 , sara’ conclusa dal segretario regionale Cgil Michele Pagliaro. A Ragusa alle 10 si terra’ un sit-in di fronte alla prefettura con comizio di Elvira Morana, della segreteria regionale Cgil. A Siracusa, ci sara’ un concentramento davanti alla prefettura, a partire dalle 9, e il comizio di Saverio Piccione, segretario dello Spi Sicilia. A Trapani, il punto di incontro e’ piazza Vittorio
Veneto alle 9, da dove partira’ il corteo diretto verso piazza Saturno; qui a concludere la manifestazione sara’ Ferruccio Donato, della segreteria regionale Cgil.
LE RAGIONI DELLO SCIOPERO
La segretaria regionale della Cgil Sicilia, Mariella Maggio ha illustrato la settimana scorsa la «contromanovra» elaborata dal sindacato che punta a un riequilibrio dei conti pubblici, alla difesa della coesione sociale, al rilancio della crescita economica e dell'occupazione. Il tutto raggiungibile attraverso «un piano strutturale di lotta all'evasione fiscale e contributiva; un'imposta straordinaria sui grandi immobili e una sulle grandi ricchezze; il dimezzamento del numero dei parlamentari e la riorganizzazione federale di tutte le istituzioni; la qualificazione dei servizi pubblici; la tutela dei diritti dei disabili; la difesa dell'iniziativa contrattuale del sindacato, con riferimento alla vanificazione dello Statuto dei Lavoratori.
Secondo la CGIL nel nostro territorio vengono ulteriormente penalizzati settori come l'agricoltura, il turismo e l'edilizia, a causa di tagli, mancanza di programmazione e blocco degli appalti pubblici.
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