Dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia dedicato alla finanza pubblica si apprende che il debito pubblico, nonostante le proclamazioni di volontà di volerlo ridurre, ha raggiunto un nuovo record. A luglio il valore del debito delle amministrazioni pubbliche ha toccato il massimo storico a 1.911,807 miliardi di euro. Oltre dieci miliardi in più rispetto a giugno quando per la prima volta aveva superato quota 1.900 miliardi.
Essendo ormai quasi palese che la BCE non può continuare ad acquistare BTP italiani, che di giorno in giorno perdono il loro valore, il giornale americano Financial Times indica nella ricchissima Cina un potenziale finanziatore del Belpaese. La Cina è già maxi creditrice degli Stati Uniti (possiede titoli per 1.000 miliardi di dollari) e ora, si scopre, anche detentrice di qualcosa come il 4% del debito pubblico italiano (circa 76 miliardi di dollari, e la cifra potrebbe crescere).
Il Ministero del Tesoro Italiano, come qualsiasi organo omologo di un paese sottosviluppato, sta pure sondando -secondo il giornale americano- la possibilità di indebitarsi col Fondo Monetario Internazionale.
Viene da chiedersi -se le cose stanno in questi termini- cosa ci fa ancora l'Italia nel G8.
La verità è che siamo alla frutta e molti italiani non ne sono consapevoli.
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