La prima seduta dei grandi elettori è già stata fissata per Il 24 gennaio, Per essere eletto il nuovo Presidente, nelle prime tre votazioni, deve raccogliere almeno 673 voti, oppure 505 voti negli scrutini dalla quarta.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte chiarito di rifiutare un secondo mandato al Quirinale. Per Draghi, in giorni più recenti, pare si sia fatta avanti l'idea che è preferibile che resti alla guida del governo; da quella sede potrà avere influenza oltre che per la guida del governo nazionale anche sulla complessiva politica europea, circostanza impossibile ed improbabile da poter svolgere da Palazzo del Quirinale.
Per il 24 gennaio, quindi, quando il Parlamento si riunirà per la prima volta in seduta comune insieme ai delegati regionali (per un totale di 1.009 votanti), non è detto che venga soddisfatta l'attesa su chi sarà il nuovo Capo dello Stato. Ogni opzione infatti possiede aspetti positivi e negativi. Alcuni immaginano -ancora- che Draghi al Quirinale significherebbe lo scioglimento delle Camere e l'indizione di nuove elezioni e, questa eventualità allontana da lui ogni possibilità che i parlamentari decidano la loro ... decapitazione, dal momento che al rientro post-elettorale saranno come numero appena i 2/3 degli uscenti.
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