Il decreto dignità con 155 sì, 125 no e 1 astenuto al Senato è adesso legge dello Stato. Provvedimento voluto da Luigi Di Maio che nel corso dei lavori in Commissione e in Aula si è arricchito di nuove norme come lo stop alla stretta sui contratti di somministrazione per i lavoratori portuali, multe più salate per chi viola il divieto di sponsorizzazioni e pubblicità dei giochi d’azzardo, il messaggio “nuoce gravemente alla salute” apposto su gratta e vinci e slot.
Il decreto contiene la stretta sui contratti a termine, nuove disposizioni sulla somministrazione ed il rincaro per i rinnovi e l’aumento delle indennità in caso di licenziamento illegittimo.
BONUS PER ASSUNZIONI STABILI – Prorogato per 2019-20 il bonus assunzioni al 50% dei contributi fino gli under 35 (non solo per gli under 30 come previsto dalle vecchie norme). Lo sconto vale per tre anni, tetto massimo 3.000 euro.
PIU’ ASSUNTI A CENTRI IMPIEGO: le Regioni dovranno dedicare una quota delle loro nuove assunzioni a rafforzare gli organici
I CONTRATTI A TERMINE PIU’ CORTI E COSTOSI, TORNANO CASUALI: massimo 24 mesi per il tempo determinato, dopo i primi 12 vanno indicate le causali, senza il contratto diventa automaticamente stabile. Ogni rinnovo a partire dal secondo ha un costo contributivo aggiuntivo dello 0,5%, escluso il lavoro domestico. Ridotte da 5 a 4 le proroghe. La stretta vale anche per i contratti a termine in somministrazione, esclusi i portuali.
PERIODO TRANSITORIO FINO AL 31 OTTOBRE – La stretta non si applicherà subito anche ai contratti in corso, ma scatterà da novembre. Fino al 31 ottobre rinnovi e proroghe di contratti in corso potranno essere firmati secondo le vecchie regole.
SALE INDENNITA’ LICENZIAMENTO, ANCHE CON CONCILIAZIONE: In caso di licenziamento illegittimo le indennità passano da minimo di 6 a un massimo di 36 mensilità.
VOUCHER FINO A 10 GIORNI, ANCHE PER GLI ALBERGHI – esteso a piccoli alberghi e strutture ricettive del turismo fino a 8 dipendenti (non più 5) l’utilizzo dei nuovi voucher, di durata massima 10 giorni, anziché 3. Come già previsto potranno essere utilizzati come forma di pagamento per il lavoro di pensionati, disoccupati, studenti fino a 25 anni e percettori di forme di sostegno al reddito. Semplificato l’utilizzo per l’agricoltura.
A CHI DELOCALIZZA MULTE DA 2 A 4 VOLTE I BENEFICI: sanzioni da 2 a 4 volte i benefici per le aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato che delocalizzano le attività prima che siano trascorsi 5 anni dalla fine degli investimenti agevolati. Anche il beneficio andrà restituito con interessi maggiorati fino a 5 punti. Meccanismo di ‘recapture’ per l’iperammortamento in caso di delocalizzazione o cessione degli investimenti. Scatta la revoca anche per gli aiuti legati a impatti occupazionali davanti a un taglio del 50% dei posti di lavoro.
GIOCO COME PER SIGARETTE, NUOCE A SALUTE E SERVE TESSERA – Logo ‘no slot’ per chi elimina le macchinette, tessera sanitaria obbligatoria per giocare, come per le sigarette, e scritta, anche sui Gratta e Vinci, “il gioco nuoce alla salute”. Tra le novità anche un maggiore aumento del Preu per finanziare il bonus assunzioni. Inasprite le sanzioni per chi viola il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, che dal 2019 anche per le sponsorizzazioni: previste multe del 10% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità, da un minimo di 50.000 euro”. Salvi i contratti in essere per non più di un anno.
INTERVENTI LIGHT SU SPESOMETRO E SPLIT PAYMENT: stop al trattenimento diretto dell’Iva da parte dello Stato per i professionisti. Il calo del gettito è coperto sempre dal rincaro del Preu sui giochi e da fondi Mise e Mef. Rinviate le scadenze dello spesometro. Entra nel decreto anche il rinvio dell’obbligo di fattura elettronica per i benzinai al primo gennaio.
STOP ALLO SCOPO DI LUCRO NELLO SPORT DILETTANTISTICO – Il dl cancella la disciplina voluta dall’ex ministro Lotti con l’ultima legge di bilancio che consentiva di esercitare lo sport dilettantistico anche a scopo di lucro.
SCUOLA REGOLARE CON MAESTRE DIPLOMATE – Le maestre con diploma magistrale ante 2001-2002 potranno comunque insegnare, a dispetto dello stop arrivato dal Consiglio di Stato. La norma originaria viene modificata prevedendo la proroga dei contratti fino al 30 giugno 2019 (con la trasformazione però a tempo determinato anche dei contratti stabili) e un concorso straordinario. Eliminato il limite di 36 mesi per i precari.
COMPENSAZIONE CREDITI-DEBITI ANCHE QUEST’ANNO – Con un emendamento a firma Baldelli (FI), è stata concessa a imprese e professionisti la possibilità anche nel 2018 di compensare le cartelle esattoriali con i crediti fiscali con la p.a.
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