I giorni che l’Italia attraversa,
con i qualunquisti al governo senza orizzonti da raggiungere e con i punti
fissi che crollano, sono peculiari dell’Italia, anche se un certo sbandamento
da valori e punti fermi si colgono un po’ ovunque nel mondo.
Abbiamo avuto le mafie, la
partitocrazia, il classismo, i localismi, la corruzione, ecc. ecc. in misura abnorme,
fino a soffocarci finora ogni speranza di via d’uscita.
Oggi sembriamo un popolo di zombies che attendiamo -niente di meno- da Salvini
e Di Maio vie di uscite, che ovviamente essi manco si propongono di cercare né saprebbero
da dove cominciare.
“Prevedo la spoliticizzazione completa dell'Italia: diventeremo un gran corpo senza nervi, senza più riflessi. Lo so: i comitati di quartiere, la partecipazione dei genitori nelle scuole, la politica dal basso... Ma sono tutte iniziative pratiche, utilitaristiche, in definitiva non politiche. La strada maestra, fatta di qualunquismo e di alienante egoismo, è già tracciata.
Resterà forse, come sempre è accaduto in passato, qualche sentiero: non so però chi lo percorrerà, e come."
Pier Paolo Pasolini,
5 marzo 1922 – 2 novembre 1975. ”
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