La Corte ha ordinato al Comune di Palermo, "entro 30 giorni della presente deliberazione", di provvedere alla trasmissione di tutte le relazioni semestrali previste dall'ordinanza n. 1/2014 non pervenute in atti, e, segnatamente, quelle dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2017. "A modifica dell'ordinanza n. 1/2014, dispone altresì che i predetti documenti debbano essere inoltrati a questa Corte anche se sprovvisti dell'asseverazione del Collegio dei revisori; in tale evenienza, l'amministrazione allegherà i rilievi dell'organo di controllo interno e la correlata documentazione".
In caso d'inottemperanza, la Sezione procederà ad acquisizione coattiva della predetta documentazione, attraverso la Guardia di Finanza.
“Nei rendiconti 2015 e 2016 del Comune di Palermo, sono emerse, allo stato degli atti, una serie di anomalie ed incongruenze in grado di compromettere la veridicità ed attendibilità del risultato di amministrazione 2015 e 2016”. Lo scrive la sezione di controllo della Corte dei Conti nella Deliberazione n.161/2018/PRSP, depositata il 2 agosto scorso.
Secondo i giudici contabili le criticità riguardano la determinazione del risultato di amministrazione e relativa composizione distinta in quote accantonate, vincolate e destinate con particolare riferimento alla costituzione del Fondo per le anticipazioni di liquidità erogate da Cassa depositi e prestiti spa; quantificazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE); determinazione e re imputazione del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV); rivisitazione dei residui preesistenti e relativa imputazione contabile, alla luce dei nuovi principi della contabilita’ armonizzata.
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