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lunedì 6 agosto 2018

Comune di Palermo. Secondo i giudici contabili, allo stato degli atti, potrebbero essere compromessi la veridicità ed attendibilità del risultato di amministrazione.

La Corte ha ordinato al Comune di Palermo, "entro 30 giorni della presente deliberazione", di provvedere alla trasmissione di tutte le relazioni semestrali previste dall'ordinanza n. 1/2014 non pervenute in atti, e, segnatamente, quelle dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2017. "A modifica dell'ordinanza n. 1/2014, dispone altresì che i predetti documenti debbano essere inoltrati a questa Corte anche se sprovvisti dell'asseverazione del Collegio dei revisori; in tale evenienza, l'amministrazione allegherà i rilievi dell'organo di controllo interno e la correlata documentazione". 
In caso d'inottemperanza, la Sezione procederà ad acquisizione coattiva della predetta documentazione, attraverso la Guardia di Finanza.

“Nei rendiconti 2015 e 2016 del Comune di Palermo, sono emerse, allo stato degli atti, una serie di anomalie ed incongruenze in grado di compromettere la veridicità ed attendibilità del risultato di amministrazione 2015 e 2016”. Lo scrive la sezione di controllo della Corte dei Conti nella Deliberazione n.161/2018/PRSP, depositata il 2 agosto scorso.
Secondo i giudici contabili le criticità riguardano la determinazione del risultato di amministrazione e relativa composizione distinta in quote accantonate, vincolate e destinate con particolare riferimento alla costituzione del Fondo per le anticipazioni di liquidità erogate da Cassa depositi e prestiti spa; quantificazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE); determinazione e re imputazione del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV); rivisitazione dei residui preesistenti e relativa imputazione contabile, alla luce dei nuovi principi della contabilita’ armonizzata.

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