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giovedì 30 agosto 2018

Santa Maria del Bosco. Possibilità di godere il 1° settembre del monumento, della Natura e della Liturgia Bizantina


L’estate volge al termine. Il mese di agosto con piogge estive abbondanti quante mai ne ricordiamo ci ha dato la sensazione di un autunno anticipato. Eppure questo è il periodo buono perché si possano vivere momenti di distrazione-istruzione-riflessione  di un mondo di cose –nel nostro territorio- nell’arco di qualche oretta.

Il primo settembre, secondo una tradizione collegata a dubbie pretese di giurisdizioni ecclesiastiche della diocesi di Monreale sul territorio di Contessa Entellina e che il Vaticano-romano ha però  asseverato (non si sa il come e il perché), è ormai abituale recarsi in consistente gruppo nel bosco di Santa Maria e dentro quella che un tempo era una delle più importanti Abazie di Sicilia, avente diritto ad un seggio nel Parlamento feudale di Palazzo dei Normanni, a Palermo.
Il gruppo di contessioti che una volta all’anno vanno a celebrare la Liturgia di San Giovanni Crisostomo, a Santa Maria del Bosco, anche quest’anno sarà guidata dal Parroco, Papàs Nicola Cuccia, nella tarda mattinata dell’1 settembre, alle ore 11,oo.
 
L’occasione di ritrovarsi in un ambiente boschivo e poi all’interno dei chioschi, fra i colonnati ed i lunghi corridoi dell’Abazia, è da cogliere ed approfittarne per i contessioti, sia per i momenti liturgici che si svolgeranno in una cappella al cui interno riposano i resti della grande Eleonora d’Aragona (1450-1493) ed anche perché il contesto è il luogo per eccellenza per vivere il bosco e la natura. Natura che già in questo periodo comincia a regalare lo spettacolo del cambio di stagione.

L’Abazia è posizionata all’interno del contesto dei monti Sicani, maestosi e col Monte Genuardo che fa da toccasana con i suoi oltre 1180 metri d'altezza.
Di possibilità per godere la natura e per approfondire la Storia dell’uomo, nel nostro territorio, ce ne sono davvero tante senza escludere di potersi e volersi tuffare nell'ombra fitta del bosco, passeggiare sulle foglie che pian piano saranno rese morbide dalla pioggia e sentire quel profumo di ciclamino selvatico, una gioia anche solo da guardare.

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