Il vicepremier Salvini è sotto inchiesta
assieme al capo di gabinetto degli Interni per
- sequestro di persona,
- abuso d'ufficio
- e
arresto illegale
in merito al caso della nave costiera Diciotti bloccata nel porto di
Catania per 5 giorni.
Gli atti dell'inchiesta
saranno trasmessi alla procura di Palermo che a sua volta li invierà al
tribunale per i ministri, sezione del tribunale per i reati commessi dal presidente
del Consiglio e dai ministri nell'esercizio delle loro funzioni che opera sulla
base di una legge costituzionale del 1989: "Il Presidente del
Consiglio dei ministri e i ministri, anche se cessati dalla carica, sono
sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla
giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o
della Camera dei Deputati, secondo le norme stabilite con legge
costituzionale".
Entro 90 giorni,
compiute le indagini preliminari il tribunale può decidere la trasmissione
degli atti con una relazione motivata al pm, affinché chieda l'autorizzazione a
procedere alla camera di appartenenza dell'inquisito.
La Camera competente può negare
l'autorizzazione a procedere ove reputi che l'inquisito abbia agito per la
tutela di un interesse dello Stato.
Gli inquisiti che siano membri di una delle Camere non possono essere sottoposti a misure
limitative della libertà personale, a intercettazioni telefoniche o sequestro o
violazione di corrispondenza ovvero a perquisizioni personali o domiciliari
senza l'autorizzazione della Camera di appartenenza, salvo
che siano colti nell'atto di commettere un delitto per il quale è obbligatorio
il mandato o l'ordine di cattura.
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