Calabria,
Sardegna e Campania, sono le regioni meridionali che fanno registrare il più
alto tasso di sviluppo nel 2017, rispettivamente
+2%, +1,9% e +1,8%. Si tratta, tuttavia, di variazioni del PIL più contenute
rispetto alle regioni del Centro-Nord, se confrontate al +2,6% della Valle
d’Aosta, al +2,5% del Trentino Alto Adige, al +2,2% della Lombardia.
La Sicilia, invece, sconta un rallentamento della crescita, +0,4% nel 2017, dopo aver registrato un aumento del PIL dell’1% nel 2016 e dello 0,9% nel 2015.
Nell’Isola, l’industria in senso stretto fa segnare nel triennio di ripresa una performance importante (+14,1%), anche l’agricoltura registra un andamento complessivamente positivo (+2%) e così i servizi (+1,6%). Purtroppo, a frenare l’andamento dell’economia siciliana è il settore delle costruzioni (-6,3% nel periodo 2015-2017).
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