Cambiare perchè tutto resti come adesso ? (Il Gattopardo)
Ovvero, cambiare perchè i forti diventino più forti ed i deboli più deboli ? (Il Liberismo)
Ovvero, cambiare perchè i forti diventino più forti ed i deboli più deboli ? (Il Liberismo)
Molti anni
fà, quando la politica era impegno e passione, esisteva una parola,
"cambiamento", contrastata dai partiti di destra e dai democristiani.
Cambiamento era il termine usato dai socialisti, mentre i comunisti usavano
"svolta".
Oggi non
esiste forza politica, di governo o di opposizione, di destra o di finta
sinistra che non propugni il "cambiamento".
Gli schemi
persuasivi delle forze governative adottano ovunque, in Europa, previsioni
ottimistiche, mentre quelle populistiche -diffuse pure esse in tutti i paesi
del vecchio continente- cavalcano la paura e l’odio che ne
consegue.
Le prime,
col termine "cambiamento" puntano a raffreddare le tensioni, le
seconde ad alimentarle.
In comune
tra i differenti stili resta lo slogan del cambiamento che rompe col passato,
oggi usato come totem rassicurante, dotato di forza simbolica in grado di
aggirare le oggettive difficoltà inerenti alle specifiche argomentazioni.
La gente
adesso mostra di cogliere il potere suggestivo delle parole
("cambiamento") piuttosto che il loro reale contenuto.
Suggestione
sta ad indicare potere simbolico, in grado di colpire l’immaginario collettivo
ed individuale direttamente nella sfera emotiva annullando i filtri della
ragione.
Nessuno
però riflette: "il cambiamento, in un mondo liberista, significa che i
forti diventeranno più forti, i deboli sempre più deboli".
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